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Croazia: presto sapremo se ci sarà il referendum sull’euro

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La Croazia dovrebbe, su desiderio del governo, abbandonare la valuta nazionale e adottare l’Euro dal 2023. Però un referendum rischia di fermare il processo.

Su iniziativa del partito “Sovranisti Croati”, con quattro membri del parlamento croato e un europarlamentare, sono state raccolte le firme per un referendum sulla scelta di entrare nell’Eurozona. La costituzione corata richiede, per un referendum, di raccogliere le firme del 10% dell’elettorato, pari a poco più di 360 mila firme, e i promotori affermano di aver superato la scelta delle 300 mila firme. Oltre al conteggio delle firme stesse c’è anche un problema di valutazione della validità delle stesse.

Comunque già il fatto che un piccolo partito con rappresentanza popolare, insieme a un altro piccolo partito, quello Dei Diritti dei Croati, extraparlamentare, siano riusciti a raccogliere le firme di quasi il 10% dell’elettorato è quasi straordinario e indica come le persone non siano per nulla convinte della scelta. Del resto hanno l’esempio illuminante dell’Italia e della sua  straordinaria crescita successiva all’adozione del cambio fisso prima e dell’Euro poi. Perché dovrebbero tirarsi indietro? I sondaggi darebbero in vantaggio il si, ma solo con il 60%. Inoltre i sondaggi non sono i voti…

La Svezia dovrebbe anche lei adottare l’Euro, ma non lo ha fatto e forse non lo farà mai: i governanti svedesi hanno affermato che prenderanno questa scelta solo in seguito a un eventuale referendum che si terrà solo quando la maggioranza nei sondaggi indicherà il supporto alla moneta unica. Peccato che i sondaggi stiano sempre indicando l’esatto opposto…

 


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