Economia
Francia, centrale nucleare KO per il caldo estivo: crisi energetica in Europa?
Clima estremo mette in ginocchio le centrali nucleari francesi: il caldo blocca la produzione e fa schizzare i prezzi dell’energia in Europa. Scopri le drammatiche conseguenze dell’ondata di calore che minaccia il cuore energetico del continente.

A causa del caldo estivo in Francia, la società elettrica statale EDF ha chiuso la centrale nucleare di Golfech, nel sud del Paese.
La decisione è stata presa nella tarda serata di domenica per evitare il surriscaldamento del fiume Garonna, da cui la centrale attinge l’acqua di raffreddamento, ha comunicato EDF.
A causa del clima estivo, lunedì era previsto un aumento della temperatura dell’acqua del Garonna fino a 28 gradi. EDF non ha comunicato per quanto tempo la centrale rimarrà spenta, dato che dipende dalle piogge, che non sono esattamente prevedibili
L’ondata di caldo in Francia, con temperature fino a 40 gradi, dovrebbe protrarsi fino a metà settimana.
Nel frattempo, sempre domenica, è stata ridotta la potenza della centrale nucleare di Blayais, nella Francia occidentale, per evitare il surriscaldamento della foce della Gironda. Si è presa in considerazione la possibilità di spegnere la centrale nucleare di Bugey, situata nel sud del Paese, che attinge l’acqua di raffreddamento dal Rodano. Un taglio di produzione energetica significativo.
Un bel problema per tutta Europa
Il taglio della produzione francese, un’ancora energetica per l’Europa, si fa sentire economicamente soprattutto all’estero. In Germania, la scarsità di energia nucleare ha un impatto significativo sul prezzo dell’elettricità. Martedì sera, tra le 20:00 e le 21:00, il fornitore di energia elettrica Tibber, che allinea i propri prezzi ai mercati spot, prevede un prezzo dell’elettricità fino a 75 centesimi per chilowattora, tasse e imposte incluse. Questo picco di prezzo è dovuto “alla produzione eolica molto bassa e alla chiusura delle centrali nucleari in Francia e Svizzera a causa del caldo”, ha comunicato l’azienda. Perché, ovviamente, non solo in estate fa caldo, ma neanche tira il vento.
Secondo EDF il calo produttivo è molto limitato La riduzione o lo spegnimento delle centrali nucleari durante i periodi di caldo ha portato, dal 2000, a una riduzione della produzione annuale di energia elettrica dello 0,3% in media. Il problema è che è una “Media” che non tiene conto della domanda istantanea e, soprattutto, del fatto che gli europei non hanno ancora imparato a comandare il vento.
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