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Crisi energetica: l’Uzbekistan interrompe l’export di gas naturale per dedicarlo all’uso interno

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L’Uzbekistan ha dichiarato di aver smesso di esportare gas naturale e di aver aumentato le importazioni di questo combustibile in seguito all’aumento della domanda interna nelle prime fasi dell’inverno.

Il vice ministro dell’Energia Sherzod Khodjayev ha dichiarato il 16 novembre che le esportazioni giornaliere di gas sono diminuite da 10 milioni di metri cubi a 1 milione di metri cubi. Le importazioni sono aumentate del 20%, ha dichiarato, senza specificare dove l’Uzbekistan si rifornisca di gas, anche se è presumibile si tratti del Turkmenistan. 

In precedenza, il Ministero dell’Energia aveva previsto che le esportazioni di gas nel 2022 avrebbero raggiunto i 3,3 miliardi di metri cubi, la maggior parte dei quali destinati alla Cina e ad altri Paesi dell’Asia centrale.

Nel 2021, l‘Uzbekistan ha prodotto 53,6 miliardi di metri cubi di gas, una cifra che i funzionari sperano di vedere aumentare a 66,1 miliardi di metri cubi entro il 2030. Ma a giudicare dalle testimonianze diffuse delle famiglie che attualmente devono far fronte a interruzioni croniche dell’elettricità e a una bassa pressione del gas, gli aumenti incrementali della produzione non sono in grado di soddisfare il costante aumento della domanda aggregata da parte delle famiglie e dell’industria.

Quest’anno si sta rivelando particolarmente difficile. La produzione di gas nei primi tre trimestri è diminuita dell’1,6%, a 38,9 miliardi di metri cubi, rispetto allo stesso periodo del 2021. I funzionari vedono un deficit rispetto al fabbisogno di circa 20 milioni di metri cubi di gas al giorno.

Sebbene Khodjayev, il funzionario del Ministero dell’Energia, non abbia identificato chi venderà gas extra all’Uzbekistan, è molto probabile che il vicino Turkmenistan sia pronto e in grado di coprire il deficit.

Quando il presidente uzbeko Shavkat Mirziyoyev si è recato ad Ashgabat in ottobre, ha dichiarato che i colloqui con la controparte turkmena si sono concentrati in parte sull’espansione della cooperazione in campo energetico. Anche se non è stato specificato, il commercio di gas potrebbe essere una delle priorità che le due nazioni intendono perseguire.

Nel frattempo, un’azienda ha ideato quella che sembra una sfida disperata per convincere il pubblico che la mancanza di gas potrebbe essere una preziosa opportunità per abbracciare la frugalità.

L’8 novembre il sito web Podrobno ha riportato che Khududgaztaminot, l’azienda che gestisce le reti di distribuzione del gas del Paese, ha ideato una sfida per il pubblico a risparmiare almeno 1 metro cubo di gas al giorno per ogni cliente. L’hashtag #1_kub_gaz_tejang (“Risparmia 1 metro cubo di gas”) è stato ideato per accompagnare la sfida.

“Considerando il fatto che nel Paese ci sono oltre 2,7 milioni di famiglie, se ogni [cliente] risparmia almeno 1 metro cubo di gas naturale, si arriverà a circa 2,7 milioni di metri cubi al giorno, 83,2 milioni di metri cubi al mese e, in un anno, a circa 1 miliardo di metri cubi in totale”, scrive Podrobno, in apparente sostegno dell’iniziativa. Non è difficile risparmiare il gas: basta resistere e stare al freddo!


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