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Crisi energetica in Cina: Toyota e Amperex chiudono gli stabilimenti per risparmiale elettricità

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La peggiore ondata di caldo degli ultimi decenni sta limitando la produzione di energia idroelettrica in una delle province più popolose del Paese. Le autorità locali hanno chiesto ad alcune fabbriche del sud-ovest della Cina di interrompere la produzione per risparmiare energia elettrica, aumentando le pressioni finanziarie di un’economia già in rapido rallentamento. La provincia di Sichuan ha più di 80 milioni di abitanti ed è sede di un importante polo manifatturiero. Secondo il Washington Post, alcune fabbriche hanno sospeso la produzione su richiesta del governo a causa delle alte temperature e della siccità, che ha portato alla diminuzione dei flussi d’acqua nei bacini idroelettrici locali.

Secondo quanto riportato da Bloomberg, Toyota Motor Corp. e Contemporary Amperex Technology Co. il più grande produttore di batterie al mondo, si aggiungono alla lista crescente di aziende che hanno chiuso gli stabilimenti nella provincia cinese del Sichuan a causa dell’aggravarsi della crisi energetica dovuta alla siccità. Il tocco ironico è che, senza elettricità, le auto elettriche neanche possono essere prodotte.

La Toyota ha chiuso il suo impianto nella capitale provinciale di Chengdu fino a sabato, ha dichiarato un portavoce dell’azienda, mentre la Contemporary Amperex ha interrotto le attività della sua fabbrica di batterie al litio a Yibin.

Il Sichuan è una delle province più popolate della Cina, con 80 milioni di abitanti, e ospita un importante polo manifatturiero fortemente dipendente dall’energia idroelettrica derivante dalle dighe sui grandi fiumi.

Le chiusure si aggiungono al numero crescente di industrie che vanno dai pannelli solari alla fusione dell’alluminio. Lunedì la Volkswagen AG ha dichiarato che la sua fabbrica di Chengdu è affetta da carenza di energia, ma che si aspetta solo lievi ritardi nelle consegne ai clienti. Anche la Foxconn Technology Co. produce gli iPad Apple nella provincia, ma ha dichiarato che finora l’impatto della siccità è stato limitato, anche se è costretta a chiudere per alcuni giorni l’impianto.

Jin Xiandong, portavoce della Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma, ha dichiarato martedì che la Cina deve aumentare la produzione di energia elettrica a carbone a causa del calo della produzione di energia idroelettrica.

La provincia interna cinese del Sichuan è un importante polo manifatturiero che produce beni di consumo, dall’elettronica ai mobili, agli alimenti. Inoltre, è la sede del più grande produttore di celle solari in silicio cristallino del mondo. Quindi la crisi idrica rischia di ripercuotersi su una moltitudine di settori industriali.


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