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Crisi di liquidità: una banca cinese NON riesce a versare le garanzie richieste

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Una delle maggiori banche cinesi non ha adempiuto alla richiesta di versamenti aggiuntivi di garanzia (Margin Call) margine per centinaia di milioni di dollari per una speculazione sul nickel andata particolarmente male. La banca aveva scommesso su un calo del metallo e quindi aveva venduto allo scoperto (short) sperando di riacquistare, ma la scommessa non è andata bene, perchè il prezzo del bene ha seguito questo andamento:

 

La banca in questione è la China Construction Bank Corp – una delle “quattro grandi banche” cinesie, per sua fortuna, ha ottenuto un po’ più di tempo dal  London Metal Exchange per pagare centinaia di milioni di dollari di richieste di garanzie aggiuntive per le perdite subite ieri a causa dell’esplosione del prezzo del Nickel. Solo questo ha impedito alla divisione della banca per queste operazioni, la CCBI Global Markets, di non andare in default, secondo quanto riferito da Bloomberg.

Secondo notizie circolate nei media il mancato pagamento da parte di CCBI Global sarebbe legato a mancati incassi da parte di un cliente industriale che puntava su un abbassamento dei prezzi del Nickel. Comunque questo fatto è indice della scarsa liquidità generale del sistema finanziario cinese, attualmente anch’esso sotto stress.

La CCBC non era l’unica posizione short cinese sul mercato dei metalli di Londra:  Xiang Guangda – noto come “Big Shot” – aveva una grande posizione corta sul LME attraverso la sua società, Tsingshan Holding Group, il più grande produttore mondiale di nichel e acciaio inossidabile. Non è chiaro se anche lui abbia avuto un’estensione dei termini di pagamento.

Non è impossibile che nei prossimi giorni si assista ad un’epidemia di default collegata proprio al boom dei prezzi delle materie prime.


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