CRISI DEGLI SMARTPHONE IN CINA, PREPARIAMOCI A DUMPING E FALLIMENTI

Cari amici,

il mercato mondiale degli smartphone è in apprensione. Prima di tutto identifichiamo i principali paesi esportatori di smartphone  su scala mondiale , da dati 2016 :

1. China: US$116.1 billion (47.9% mercato mondiale)
2. Vietnam: $31.1 billion (12.9%)
3. Hong Kong: $23.7 billion (9.8%)
4. Netherlands: $15.6 billion (6.4%)
5. United States: $9.9 billion (4.1%)
6. South Korea: $8.2 billion (3.4%)
7. Germany: $6.3 billion (2.6%)
8. Singapore: $5.2 billion (2.1%)
9. Austria: $4 billion (1.6%)
10. Slovakia: $3.5 billion (1.5%)
11. Czech Republic: $2.5 billion (1%)
12. Taiwan: $1.9 billion (0.8%)
13. Sweden: $1.8 billion (0.8%)
14. United Kingdom: $1.7 billion (0.7%)
15. France: $989 million (0.4%)

Billion sta per miliardi di dollari. La Cina fa la parte del leone, come vediamo. ma il Vietnam, paese di nuova industrializzazione con costo del lavoro ancora inferiore, si avvicina.

Il problema è che qualcosa non funziona più neppure nella fabbrica del mondo , come possiamo vedere di seguito:

Per la prima volta le consegne dei telefonini non sono aumentate, anzi sono diminuite del 4%. Già questo si è potuto vedere nei prezzi con i cinafonini di aziende come Dodgee, Ulefone, Meizu.  Ci sono case come Oppo che hanno visto un crollo degli ordini del 16%, altre, come Vivo del 7%. Le grandi case, come Huawei ed Honor sono riuscite a reggere bene grazie all’export.

Questo stallo nelle consegne in Cina non potrà che avere fortissime ripercussioni anche finanziarie sulle aziende. Ci saranno compagnie. come Meizu e Gionee che hanno puntato molto sul mercato interno e che si troveranno in grandissima difficoltà. Nello stesso tempo i produttori si rifocalizzeranno sul mercato esterno, cercando di trovare nuovi spazi di crescita ed eccitando quindi la competizione a livello mondiale.