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CRIPTO: ICO PER COMUNITA’ LOCALI, TETHER E BITFINEX, E NEWS

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Cari amici

Oggi parliamo di diversi temi, un po’ di miscellanea. Iniziamo dall’aspetto “Socio economico” dei token launch, guardando una ICO locale, cioè legata ad una comunità specifica, ed agricola: MILKCOIN

MILKCOIN, è legato al finanziamento di una attività specifica di carattere agricolo in Russia, nella città di KhoKhosky nella regione di Vhoronetz. Questa regione , a sud di Mosca, è nota a livello internazionale per avere un terreno incredibilmente fertile, con un humus notevolmente sviluppato. In questo ambiente favorevole ecco il Milkcoin, che deve servire alla comunità per sviluppare alcuni obiettivi di sviluppo, in questo caso piuttosto semplici e legati al mondo agricolo:

  • $ 5.700.000 , la terra portata in dote viene lavorata con l’acquisto di semi e di attrezzature agricole necessarie, con la manutenzione delle correlate strutture;
  • $ 17.687.000  . viene anche ricostruito un grande silos con il sistema di caricamento per la conservazione centralizzata delle produzioni agricole (mi immagino un qualcosa di stile sovietico..);
  • $ 21.394.000 in questo caso viene predisposto un impianto per la produzione di un foraggio specifico derivante da oltre 100 specie diverse vegetali in grado di servire tutta l’azienda ed anche altre aziende regionali.
  • $ 76.000.000 ai passi precedenti si unisce un impianto completo per la lavorazione del late, realizzando quindi un sistema chiuso in grado di fornire un prodotto di altra qualità.

La domanda di latte è in crescita molto forte il Russia soprattutto a causa della geniale idea che abbiamo avuto imponendo le sanzioni e quindi causando le relative controsanzioni. Precedentemente la Russia era la destinazione chiave per latte e derivati prodotti in Europa occidentale.

Per realizzare il progetto, dato che la raccolta in Russia tramite token non è ammessa, ci si è appoggiati su un’entità situata in Lichtenstein, Milkcoin Est, che poi finanzierà la tenuta agricola.

Il progetto ha dei buchi neri, non è sicuramente perfetto e necessiterebbe di notevoli miglioramenti. Ad esempio non è ben chiara l’obbligazione giuridica fra Milkcoin est e l’azienda agricola, un’ampiezza di obiettivi così grande non è apprezzabile (potevano anche mettere il lancio di un satellite a 100 milioni), ma presenta anche una nuova frontiera per il finanziamento di intere regioni. Sarebbe utile prevedere anche una forma di controllo sulla realizzazione dell’investimento da parte di Milkcoin Est e dei possessori del token.  Questo è un punto su cui si può lavorare. Comunque , finalmente , una bella innovazione finanziaria.

PROSEGUE LA SAGA BITFINEX. prosegue la saga Bitfinex, il più grande teorico exchenge al mondo, ma senza Fiat…. almeno sino a qualche giorno fa. Ora Bitfinex accetta gli euro!. Ora qui scatta un altro mistero. La banca che finalmente si è voluta sporcare le mani, diciamo, con il più grande  exchange mondiale è la Bank Polskiej Spółdzielczości, una  banchetta polacca che viene utilizzata anche da CEX.io. Fin qui niente di strano, anzi, se dovessi fare un exchange andrei da una banca che già serve un mio concorrente.  Bitfinex ha utilizzato un “Nom de plum” una società schermo, per aprire il conto, il cui nome è “CRYPTO SP.ZO.O.” . Perchè non usare il proprio nome? Sarebbe un po’ come e la Fiat aprisse un conto corrente sotto il nome di Lambretta.. Il direttore della banca polacca si chiama Molina Lee Ivan Manuel , nome che compare, secondo Bitcoin .Inof, anche come direttore della Cripto Capital Corp.

La Crypto Capital si occuperebbe di legare il mondo delle Fiat a quello delle Crypto, peccato che, purtroppo, le relative notizie non siano sempre positive (anche se da verificare,) , come questa:

La Crypto Zoo polacca sarebbe di proprietà della Crypto Capital Corp, per cui appare chiaro che Bitfinex sia legato alla CCC. Chi sia poi in realtà Molina rimane un bel mistero… Sembra un bel nome da prestanome ed infatti….

PARE CHE IL PROPRIETARIO DI BITFINEX SIA ITALIANO!

Italia terra di santi, navigatori, eroi e furbacchioni.

Dai Panama Paper appare il nome di Giancarlo Devasini , che avrebbe costituito Tether ben nel 2014 !!

Devasini, laureato in medicina nel 1990 a Milano, negli anni ’90 fu famoso perchè patteggiò con Microsoft per violazioni del copyright.  Inseme a Philip Potter avrebbe creato Tether nel 2014, e qusto ci sta come date e come struttura , obsoleta, della blockchain. Il nome della Tether Holding Limited legata a devasini è sul sito ufficiale di Tether

E questo è come appare dai Paradise Paper di ICJC

 

Questo per smentire chi dice che gli italiani sono tecnologicamente arretrati… Comunque se Teter è legato a Devagnini, Bitfinex non lo è così chiaramente, per cui il giallo rimane.

ETHEREUM in boom, anche grazie alla notizia per cui la Corea del Sud non intenderebbe limitare o regolare le criptovalute. Consideriamo ovvio che, progressivamente, il boom di Bitcoin si trasferisca sulle Altcoin.

Grazie

 

 

 

 

 


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