CRIPTO: HACKERAGGIO GIAPPONESE, YOUTUBE HACKERATO, STARBUCKS E TETHER.

Cari amici

oggi un’ottima giornata per le cripto. Che dire, vediamo un rapito indice:

Ottima giornata per Ethereum, che registra una performance  che non vedeva da tempo. Il segreto è nel tranquillizzarsi di una serie di posizione complesse e nella risoluzione (almeno per i clienti) dell’hacking giapponese, come vedremo fra poco. Come sempre la notizia provoca caos e quando se ne realizza il peso, quasi sempre inferiore alla realtà, le cose si rimettono a posto. Oramai è un corso che abbiamo visto più volte e che si ripete con regolarità.

Comunque questi sono i dati relativi all’andamento dell criptovalute dal primo gennaio:

Vediamo alla notizia più calda, cioè l’hack di NEM su Coincheck. I Giapponesi hanno deciso di ripagare completamnte i clinti che hanno subito il danno e questo ha fatto sentire il suo effetto positivo su NEM:

Come vedete NEM ha un andamento particolare , con un buco dovuto all’hacking. Nel frattempo la comunità di NEM; molto attiva, ha affermato che lavorerà ad un sistema che permetta di seguire e “Segnare” eventuali wallet che ricevano token rubati. Ricordiamo che la blockchain di NEM è pubblica per cui, come messo in luce da NEM Italia già l’altroieri, l’indirizzo di chi ha ricevuto i token illeciti è noto. Ricordiamo che la cifra in gioco era di 534 milioni di dollari.

YOUTUBE, o meglio la sua pubblicità , è stata hackerata per produrre criptovalute. Secondo un report di Trend Micro il famoso trojan di mining CoinHive si saebbe inserito nelle pubblicità di AD Sense Doubleclick, con un aumento dei casi di violazione del 285%:

Coinhive inserisce un programma Java che utilizza il processore e l’elettricità dell’ospite per minare Monero. Ne esiste una versione legittima che abbiamo testato, ma senza grossi rendimenti.

STARBUCKS LANCERA’ UN TOKEN ?  La risposta per ora è NO. Howard Schultz , che si è sempre dimostrato piuttosto freddo verso le criptovalute, come tutti i grandi dell’economia tradizionale USA per cui, quando si è presentato ad una conferenza sulla blockchain , ha suscitato un certo interesse. In realtà per ora Starbucks non ha intenzione di lanciare una criptovaluta, ma semplicemente,Schultz ritiene che in futuro le criptovalute avranno un grosso peso nel mercato dei beni di consumo e quindi non vuole restarne escluso. Qualsiasi valuta avrà l’onore di essere, un giorno, toccata da Starbucks, vista  la diffusione mondiale , avrà un grande successo.

Notizie molto particolari, non belle per TETHER, FRIEDMAN LLP, lo studio che avrebbe dovuto compiere un audit su Tethere, ha interrotto le proprie relazioni con la criptovaluta. Tether Ltd, che controlla la valuta , ha emesso una comunicazione in cui si afferma di aver ingaggiato Friedman LLP per le normali operazioni di controllo di bilancio, ma , dopo la crescita del circolante di Tether, di aver esteso il mandato anche all’audit dei conti correnti, il cui ammontare in dollari dovrebbe coincidere con il numero dei tether emessi. Datoc he però queste operazioni si stavano prolungando per un tempo eccessivo sarebbe stato Tether Ltd a rompere l’accordo con il revisore.

Strano, molto strano. Sappiamo che Tether, che dovrebbe corrispondere ad un uguale valore in dollari, ha un andamento a “Scalini” nei propri volumi piuttosto sospetto e che abbiamo già fatto notare tempo fa.

L’andamento peculiare ha fatto pensare che non a tutti i tether corrisponda un dollaro versato, che che la società abbia giocato con la riserva frazionaria. Ora dato che si capitalizza 2,25 miliardi di dollari si può notare che il problema NON è piccolo, anzi.  Senza auditing esterno il valore di tether resta un vero punto interrogativo, e perfino Charlie Lee è intervenuto sul problema.

There's a fear going on that the recent price rise was helped by printing of USDT (Tether) that is not backed by USD in a bank account.

I urge @bitfinex and @Tether_to to perform a 3rd party audit to prove their reserves. Please do the right thing. Thanks.

— Charlie Lee Ⓜ️🕸️ (@SatoshiLite) November 30, 2017

Ricordiamo che c’è un intreccio azionario fra le proprietà di Bitfinex e di Tether, nelle quali compaiono nomi simili, fra cui un italiano. Se seguite il nostro criptobollettino ne avrete già letto. Questo ha depresso tether, che era in contenimento  anche per la fine del periodo di orso fra le cripto.

Grazie mille !

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