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Cripto: arriva l’ETF di Fidelity, forse. Gli effetti della sua possibile introduzione

Fidelity lancia il proprio ETF su Bitcoin. Greyscale grande sconfitto

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Questa settimana il colosso finanziario con sede a Boston, Fidelity  ha depositato la documentazione per creare un ETF (exchange-traded fund) chiamato Wise Origin Bitcoin Trust, un nome che dovrebbe  derivare dal kanji giapponese di Satoshi Nakamoto. Se approvato, il fondo Bitcoin di Fidelity verrebbe scambiato come azioni sulle borse pubbliche insieme agli altri ETF della società dedicati a obbligazioni, azioni blue-chip e altre attività.

Se ciò dovesse accadere, sarebbe una grande vittoria non solo per Fidelity ma per tutti coloro che possiedono Bitcoin.  e per la legittimazione della valuta virtuale in generale. Un colosso come Fidelity non entra in un mercato se non lo considera pienamente legittimo.

C’è ancora da superare un problema di approvazione e sinora la SEC ha respinto decine di domande per ETF, ma Fidelity è una società molto solida, un delle colonne del mercato finanziario, e la sua valutazione del prezzo è fatta attraverso un numero ampio di mercati, da Bitstamp a Gemini a itBit a Kraken. Quindi il prezzo dovrebbe dare garanzie di correttezza e di liquidità e se Fidelity impegna le sue strutture è perchè i suoi legali ritengono sia il momento giusto.

 

Infine, Fidelity ei suoi avvocati, che sono ben versati nella politica della SEC, probabilmente hanno scelto di presentare la domanda ora perché sentono che il momento è giusto con un nuovo presidente e presidente della SEC.

Se Fidelity riesce nel suo tentativo, chi sarà il grande grande sconfitto ? L’attuale maggior possessore istituzionale di Bitcoin cioè il fondo Grayscale Investiment. Questo fondo è riuscito sinora ad aggirare la normativa SEC impacchettando BTC nel fondo

Se la SEC concede a Fidelity un ETF, il grande perdente sarà il fondo  crypto Grayscale Investments. Per anni, la scala di grigi ha goduto di una redditizia industria artigianale impacchettando Bitcoin nel fondo GBTC   e cedendone le azioni,  una scappatoia legale che aggira il divieto della SEC sugli ETF Bitcoin e che per ora nessuno ha copiato. Questo ha portato Grayscale ad accumulare 35 miliardi di dollari di BTC, il tutto con una lauta commissione del 2%.

L’avvento  di un ETF avrà un duro effetto su Grayscale, dato che quest’ultima soluzione scambia sempre ad un prezzo pi+ alto rispetto a BTC mentre l’ETF vero di Fidelity dovrebbe seguire il prezzo in modo pedissequo.  Inoltre le commissioni d’entrata saranno minori. Può esserci un effetto sul prezzo di BTC ?

Ora ci aggiriamo sui 55 mila dollari a BTC, dopo aver toccato i 60 mila. L’entrata di Fidelity porterà all’acquisto di grosse quantità di BTC per i mercati finanziari e quindi dovremmo assistere a un aumento dei prezzi di BTC, ma, prima di tutto, l’ETF dovrebbe essere approvato. E per ora non lo è.

 

 

 

 


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