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Crescita endogena: come investimento nel capitale umano e innovazione dovrebbero aiutare la crescita

La teoria della ccrescita endogena affferma che proprio nella società e nella crescita del capitale umano vi è la base per la crescita economica, senza attendere fattori esterni

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La teoria della crescita endogena, nota anche come New Growth Theory, rappresenta un importante sviluppo nel campo dell’economia che si concentra sui fattori interni di un’economia che influenzano la crescita a lungo termine. Questa teoria si distingue dalla teoria della crescita esogena, che attribuisce la crescita economica a influenze esterne come il progresso tecnologico o l’aumento della forza lavoro. Fra i principali esponenti di questa scuola abbiamo Paul Romer e Robert Lucas, anche se Solow ebbe una grossa parte nella sua crescita

Principi Fondamentali della Crescita Endogena

I principi fondamentali della crescita endogena si basano sull’idea che gli investimenti in capitale umano, innovazione e conoscenza sono i principali motori della crescita economica. A differenza della teoria della crescita esogena, che considera il progresso tecnologico come un fenomeno esterno all’economia, la crescita endogena lo vede come un risultato diretto dell’azione economica interna, in particolare dell’investimento in ricerca e sviluppo.

La teoria della crescita endogena, emersa negli anni ’80, propone un nuovo paradigma per spiegare lo sviluppo economico a lungo termine. A differenza della teoria neoclassica tradizionale, che attribuisce la crescita principalmente all’accumulo di capitale fisico (fabbriche, infrastrutture , etc) , questa teoria sottolinea il ruolo cruciale di fattori interni al sistema economico, come il capitale umano, l’innovazione tecnologica e la produzione di conoscenza.

In particolare, la teoria della crescita endogena enfatizza:

  1. La natura endogena della crescita: La crescita economica non è determinata da fattori esterni, ma è alimentata da elementi interni al sistema, come la formazione del capitale umano, il progresso tecnologico e la generazione di nuove conoscenze.
  2. Conoscenza e tecnologia come beni privati: A differenza della concezione tradizionale che le considera beni pubblici, la teoria della crescita endogena riconosce che conoscenza e tecnologia possono essere accumulate da individui e imprese, incentivando l’innovazione e la crescita sostenibile.
  3. Rendimenti crescenti nella creazione di conoscenza: Più conoscenze e tecnologie vengono generate, più diventa facile crearne di nuove, innescando un circolo virtuoso di crescita economica, a patto che gli incentivi all’innovazione rimangano forti.

Le implicazioni politiche di questa teoria sono significative, suggerendo che investimenti mirati in istruzione, ricerca e sviluppo possono stimolare la crescita economica nel lungo periodo, soprattutto nei paesi in via di sviluppo. In sintesi, la teoria della crescita endogena offre una nuova prospettiva per comprendere e promuovere lo sviluppo economico, sottolineando l’importanza di fattori interni come l’innovazione e la conoscenza.

Rapporti con la Teoria Classica

La crescita endogena si collega alla teoria classica attraverso il concetto di rendimenti di scala. Mentre la teoria classica assume rendimenti di scala decrescenti, che portano a un tasso di crescita che diminuisce nel tempo per ogni settore industriale, la crescita endogena propone che possano esserci rendimenti di scala costanti o crescenti grazie all’accumulazione di capitale umano e innovazione, che possono sostenere tassi di crescita costanti o addirittura crescenti nel tempo.

Prendiamo il settore dei computer: secondo la teoria classica avremmo dovuto avere, nel tempo una riduzione dei miglioratori nei processori. Invece la continua ricerca, competizione e innovazione tecnologica, generata in modo  endogeno, ha conintuato a creare crescita.

New growth theory e Keynes

La crescita endogena ha anche dei collegamenti con la teoria keynesiana, soprattutto per quanto riguarda il ruolo del governo nell’economia. Mentre Keynes si concentrava sull’intervento del governo per stabilizzare l’economia nel breve termine, la crescita endogena suggerisce che le politiche governative possono influenzare la crescita economica a lungo termine attraverso investimenti in istruzione, ricerca e infrastrutture.

La cosa interessante è che, di per se, può anche esservi una coesistanza fra le due politiche, puché gli incentivi previsti dalla teoria keynesiana siano coerenti con i principi della toeria della crescita endogena se gli investimenti sono rivolti alla crescita del capitale umano o infrastrutturale.

Cosa dovrebbe fare un governo attento alla crescita secondo la teoria della crescita endogena

Secondo la teoria della crescita endogena, un buon governo dovrebbe:

1. Investire nell’istruzione e nella formazione per aumentare il capitale umano.
2. Sostenere la ricerca e lo sviluppo per stimolare l’innovazione e il progresso tecnologico.
3. Creare un ambiente favorevole all’imprenditorialità e alla concorrenza, che sono essenziali per l’innovazione e la crescita.
4. Fornire infrastrutture adeguate che facilitino il commercio e la comunicazione.
5. Mantenere politiche macroeconomiche stabili che promuovano l’investimento e la fiducia degli imprenditori.

In conclusione, dovrebbe fare molte cose che i governi attuali non fanno: politiche poco razionali, cambiate da una stagione all’altra, con investimenti poco lucidi nella ricerca e la scuola che invece di insegnare cultura è diventata un luogo di insegnamento ideologico?

Qualcuno conoscerà la risposta


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