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Credibilità dei media: crollo negli USA e in Italia secondo la ricerca Reuters

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La fiducia nelle notizie è diminuita in molti Paesi del mondo, soprattutto dopo che la vicenda Covid ha visto prima un aumento, quindi una caduta, di credibilità da parte dei maggiori media mondiali.

Questo è quanto emerge dal Digital News Report 2022 del Reuters Institute, che ha intervistato 93.000 consumatori in 46 mercati su una serie di argomenti relativi alle notizie digitali, che vanno dalla percezione della copertura mediatica della guerra in Ucraina al cambiamento delle abitudini dei consumatori più giovani, fino alla ricerca di notizie sul clima.

La fiducia complessiva nelle notizie è diminuita in 21 dei 46 mercati analizzati, mentre 18 mercati sono rimasti a un livello simile e solo sette hanno registrato un aumento. Ecco la relativa infografica:

La Finlandia ha registrato la percentuale più alta di intervistati che concordano sul fatto che “ci si può fidare delle notizie per la maggior parte del tempo” (69%), con un aumento di 4 punti percentuali rispetto all’ultima edizione del rapporto. Gli Stati Uniti hanno fatto pochi progressi e sono ancora in fondo alla classifica, insieme alla Slovacchia, con solo il 26% di persone che si fidano delle notizie per la maggior parte del tempo – un calo di 3 punti percentuali rispetto allo scorso anno.

In America Latina, la fiducia è diminuita in Brasile (-6 punti percentuali) e in Colombia (-3) a febbraio 2022, ma è rimasta allo stesso livello o ha registrato leggeri miglioramenti in altri Paesi. Tra i Paesi africani analizzati, il Sudafrica (+9) e la Nigeria (+4) hanno registrato miglioramenti, mentre il Kenya ha registrato un calo (-4). In Asia, la fiducia nelle notizie è diminuita in Malesia (-5) e Taiwan (-4), ma è cresciuta nelle Filippine (+5) e in Giappone (+2).

E l’Italia? Per quanto rigurada il nostro paese il numero di persone che segue le news (35%) è quasi uguale a quello che le evita (34%). La ricerca equivalente del 2021 vedeva una credibilità dei media al 40%, per cui abbiamo un calo significativo del 5%, il che è molto significativo e dovrebbe far fare qualche domanda a chi si occupa di questo settore. Ecco due infografiche che mostrano prima di tutto quanti credano alle news e di quanti non vi credano.

 

Ecco la percentuale di chi evita le news:

La Franncia e la Spagna si fidano dei media ancora meno dell’Italia, mentre la credibilità è molto superiore nei paesi del Nord Europa. Ecco invece la classifica di credibilità dei singoli media italiani

Secondo il rapporto, mentre la maggior parte delle persone in tutti i Paesi rimane impegnata e utilizza regolarmente le notizie, i Paesi con un livello di fiducia più basso nelle notizie, come gli Stati Uniti (26%), il Regno Unito (34%), la Francia (29%) e la Slovacchia (26%), tendono anche a registrare alcuni dei livelli più alti di evitamento selettivo e di calo di interesse per le notizie. Tra le ragioni citate per l’evitamento selettivo delle notizie – la scelta di razionare o limitare l’esportazione di notizie o di alcuni tipi di notizie – vi sono l’essere scoraggiati dalla ripetitività dell’agenda delle notizie, il sentirsi stremati dalle notizie, così come il fatto che esse abbassino l’umore, portino a sentimenti di impotenza, siano troppo difficili da capire o che non ci si possa fidare, tra le altre cose.

 


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