Ma sin dall’inizio di tutta questa storia è evidente la totale contraddizione tra le misure prese e il discorso ufficiale della pericolosità di un virus e i fatti.
Ad esempio, da una parte le misure iniziali prese contro gli italiani confinati nei comuni “focolai”, segregati in alberghi o sulle navi, la chiusura di musei, aziende e scuole, dall’altra le frontiere aperte, i porti aperti, le quarantene “volontarie” dei cinesi tornati in Italia, le quarantene comodamente a terra di tutti i migranti sbarcati, la sola facoltà di comunicare alle autorità se si proviene da determinati paesi, e naturalmente i porti aperti.
Per italiani e assimilati l’obbligo, per gli altri la facoltà.
Addirittura la Nigeria chiude i “porti” agli italiani, l’Italia continua a sbarcare di tutto, anche nigeriani. Come se il principio di reciprocità e parità non valesse mai per l’Italia.
E poi ad esempio, non si capisce dal punto di vista “sanitario” il divieto da una parte di riunioni e di convegni e dall’altra la libertà di recarsi in un qualsiasi supermercato.
Non si capisce come mai dalle comunità cinesi in Italia non arrivi nessun caso. Cioè le comunità di Prato ecc. manovalanza delle multinazionali, e la grande distribuzione, possono continuare indisturbate le loro attività mentre gli italiani possono tranquillamente morire asfissiati. La globalizzazione deve andare avanti indisturbata.
Di due cose l’una: o questo virus è veramente altamente contagioso e pericoloso, e allora è criminale che un paese come l’Italia non abbia e non distribuisca neanche le mascherine a tutti, oppure è un virus altamente sopravvalutato, e allora è altrettanto criminale l’avere messo l’economia del paese in ginocchio, con chiusure, quarantene e stop aziendali.
Non capisco, anzi accuso il governo, di non avere fatto in modo di distribuire sin dall’inizio le mascherine a tutti quanti, come è stato fatto in Thailandia, inizialmente uno dei paesi più colpiti che è riuscito a contenere con disciplina e serietà il contagio, e lo accuso di non avere ripristinato Schengen, e di non avere chiuso i porti. Abbiamo scoperto che noi, la quinta potenza economica mondiale, non abbiamo la capacità di produrre milioni di mascherine, in casi come questi. Dobbiamo importarle ad esempio dal Sudafrica (1). Inaccettabile.
E poi siamo diventati gli untori del mondo (https://www.touringclub.it/viaggiare/coronavirus-e-viaggi-dove-non-possono-andare-gli-italiani) perché gli altri paesi non hanno il tabù di presidiare le frontiere e di costringere alla quarantena, tabù tanto più forte ed evidente in questo governo che aveva appena votato l’autorizzazione a procedere contro un Ministro dell’Interno degno di questo nome. La situazione è grottesca, ma ripeto, sono i nodi di una globalizzazione selvaggiamente abbracciata dal paese, senza alcun ritegno.
Accuso il governo, anzi tutti i governi, di avere sempre supinamente accettato qualsiasi diktat dell’Europa, e accuso i miei concittadini di essersela sempre presa con chi invece opponeva qualche resistenza, anche timida. Li accuso di avere smantellato scuola, ricerca e sanità, per cui adesso ci rendiamo conto che mancano crudelmente i posti in ospedale, il personale, i macchinari, dopo 30 anni di tagli selvaggi, 36 miliardi tolti in dieci anni, ma 10 miliardi l’anno trasferiti all’accoglienza migranti e clandestini, compreso il servizio sanitario gratis per loro, mentre per italiani e assimilati si istituiva il ticket. E poi i 125 miliardi promessi al MES, i 25 miliardi che saranno impegnati per il Fondo di Risoluzione unica e per tutti quei fondi che istituiranno con il triplice “pacchetto”, Unione bancaria, BICC e MES, gli 80 miliardi di interessi l’anno sul debito pubblico.
In Sardegna non ci sono i tamponi, dimenticati dalla terraferma, un po’ come quegli italiani rinchiusi in albergo a Tenerife, dimenticati dalla Farnesina.
La testimonianza di una mamma bloccata a #Tenerife con le figlie per il #CoronaVirus: "Aiutateci. #Inghilterra grande paese, assistono i loro cittadini, mentre la Farnesina e il Governo ci hanno lasciati qui, non ci rispondono neanche più alle mail." #RadioSavanapic.twitter.com/GPHq1usEaV
Quello che mi preoccupa è che questo rischia di essere il colpo finale all’Italia, quel colpo che ci voleva per farle dichiarare “default” e per costringerla nelle grinfie di MES e FMI, in stile puramente greco, probabilmente per questioni di 5g, Via della Seta, peggioramento del paradigma monetario mondiale.
La Country Assassination in corso è stata esasperata dallo spot di cattivo gusto sulla TV di Bolloré, che dimostra bene quello che tento di dimostrare da anni: noi, per l’élite francese e finanziaria, siamo solo una riserva da caccia più gustosa di altre perché più ingeniosa e soprattutto invidiata, scomoda concorrenza. Bisognava assolutamente eliminarne il modello, quel modello economico fatto di piccole, micro e medie imprese che ha regalato al nostro paese il miracolo all’italiana nel dopo guerra mentre la Francia di De Gaulle barava ottenendo le sue Vingt Glorieuses con il trucco del franco CFA e delle enormi riserve di materie prime “a buon mercato” delle sue colonie nel mondo, in particolare africane.
Era un modello sancito dalla Costituzione da eliminare perché incarnava la nostra sovranità, e una Italia sovrana non andava bene né a Francia né a Germania ma neanche al Benelux.
La Country Assassination è il preludio al default del paese, a meno che per una volta non ci uniamo tutti per rovesciare l’austerity, e riprenderci grosse fette di sovranità e autonomia. E’ una questione di vita e di morte. Di noi e della nostra comunità.
Nforcheri 05/03/2020
(1) La Protezione civile ha affermato: “Abbiamo acquistato 400.000 mascherine tramite un nostro fornitore italiano che si è approvvigionato da estero, Sudafrica. In questo momento nessuno nel nostro paese produce mascherine”.
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