Conti pubblici
Cos’è il moltiplicatore fiscale, un elemento base per le decisioni di politica fiscale
Una breve introduzione al concetto di moltiplicatore fiscale, o keynesiano, cioè perché i tagli alla spesa pubblici non potrebbero essere sempre utili
Il moltiplicatore fiscale, o moltiplicatore keynesiano, è un concetto fondamentale in macroeconomia che descrive come un aumento della spesa pubblica possa generare un impatto amplificato sul reddito nazionale. In altre parole, un euro speso dal governo può portare a un aumento del PIL superiore a un euro.
Il concetto venne ben spiegato da Keynes e quindi approfondito dalla sua scuola. ancora oggi è un concetto chiave della politica economica.
Come funziona
Il meccanismo alla base del moltiplicatore fiscale è legato alla propensione marginale al consumo. Quando il governo aumenta la spesa pubblica, ad esempio investendo in infrastrutture o aumentando i trasferimenti alle famiglie, inietta denaro nell’economia. Questo denaro viene speso dai beneficiari, generando un aumento della domanda aggregata. A sua volta, l’aumento della domanda stimola la produzione e l’occupazione, portando a un ulteriore aumento del reddito. Parte di questo reddito aggiuntivo viene nuovamente speso, innescando un nuovo ciclo di aumento della domanda, produzione e reddito. Questo processo continua fino a quando l’effetto iniziale della spesa pubblica si esaurisce.
Valori del moltiplicatore
Il valore del moltiplicatore fiscale dipende dalla propensione marginale al consumo. Maggiore è la propensione al consumo, maggiore sarà l’impatto della spesa pubblica sul reddito nazionale. In generale, il moltiplicatore è maggiore di uno, il che significa che l’aumento del PIL è superiore all’aumento iniziale della spesa pubblica, e tende a crescere con la crescita dell’orizzonte temporale, almeno sino a un certo punto. Tuttavia, il suo valore preciso può variare a seconda delle circostanze economiche. Ad esempio, in una recessione, quando la propensione al consumo è bassa, il moltiplicatore potrebbe essere più piccolo.
Arco temporale
L’effetto del moltiplicatore fiscale non è immediato e si distribuisce nel tempo. L’impatto iniziale della spesa pubblica si manifesta nel breve periodo, ma gli effetti successivi, legati all’aumento della domanda e della produzione, si sviluppano nel medio-lungo periodo. La durata precisa di questo processo dipende da vari fattori, come la velocità con cui il denaro circola nell’economia e la capacità del sistema produttivo di rispondere all’aumento della domanda.
Il moltiplicatore fiscale è uno strumento potente che i governi possono utilizzare per stimolare l’economia, soprattutto in periodi di recessione o bassa crescita. Tuttavia, è importante utilizzarlo con cautela, tenendo conto del contesto economico e delle possibili conseguenze negative, come l’aumento dell’inflazione o del debito pubblico.
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