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“Cosa succede se” una Banca centrale non compra un titolo di stato ora: esempio Australia

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“Cosa succede se” una banca centrale decide di fare il famoso “Taper”, cioè l’uscita dal QE, tutta da sola, e tutta in un colpo, smettendo di acquistare titoli ul mecato? semplice i rendimnti ei titoli volano alle stelle.

Ieri questo è successo in Australia dove la banca centrale inaspettatamente non si è offerta di acquistare il titolo target di rendimento di aprile 2024: il rendimento sul bond 2Y è esploso, raddoppiando nel questione di minuti da 25pb a 50pb poiché il controllo della curva dei rendimenti dello 0,1% della banca centrale è stato eseguito sommariamente in pieno giorno. Parliamo di un titoli a soli due anni che in un paese avanzato, quando va bene, ha una rendita  zero o negativa. Accade perfino ai titoli italiani

 

 

Si tratta del più grande aumento di un giorno dei rendimenti a 2 anni dalla crisi di Lehman! Lo schock della notizia si è subito riversato sulla volatilità mandano il VaR, le perdite potenziali, alle stelle sui vai portafogli.

 

In vista della sessione di giovedì, i mercati si aspettavano che la RBA, Reserve Bank of Australia, la BC di Canberra,  acquistasse l’obbligazione di aprile 2024 per contenere il recente calo dei rendimenti, che si era spostato ben oltre la barriera ufficiale dello 0,1% YCC della banca centrale nell’ultimo giorno. Tuttavia, la banca centrale ha scioccato i trader quando ha deciso di non acquistare alcuna delle obbligazioni target, telegrafando che il suo Yield Curve Control – almeno sul breve termine – è ora, a tutti gli effetti, terminato.

La mossa non solo alimenterà le aspettative che il governatore Lowe poti avanti l’idea di un rialzo dei tassi, ma riprezzerà l’intero segmento a breve della curva dei rendimenti australiana, che presto si piegherà in preparazione della prossima inversione, che a sua volta portare a onde d’urto che si faranno sentire in Europa e negli Stati Uniti già domani, versando ancora più carburante sul recente fuoco a breve termine che oggi ha portato gli Stati Uniti a 2 anni sopra i 50 punti base, ed era allo 0,52% all’ultimo controllo pochi istanti fa. Se una banca centrale aumenta, infatti, prima o poi lo faranno tutte. L’Australia ha dato un segnale importante e pesante che si sente in tutto il mondo

 


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