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COSA CI ASPETTA, CON LA PIU’ INTENSA CRISI ECONOMICA DOPO LA GRANDE DEPRESSIONE

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Guardiamo un po’ verso il futuro, e cosa accadrà con l’uscita dalla fase sanitaria del Covid-19, soprattutto economicamente e politicamente, appoggiandoci ad qualche dato di Rabobank.

Prima di tutto vediamo coma rapidamente quello che era un problema essenzialmente cinese sia diventato un problema mondiale.

Potete facilmente notare come alcuni paesi siano colpiti perfino più di quanto sia colpita l’a Cina che ne è stata la culla. I paesi che appaiono ancora non colpiti sono solo più indiero rispetto alla sua diffusione o , semplicemente, non fanno rivelazioni significative.  Le chiusure hanno portato ad un precipitare delle transazioni interne ed internazionali, con interi settori economici che hanno letteralmente chiuso le proprie economie. I dati della caduta , su valutazioni FMI sono i seguenti, ma devono essere calcolati che , partendo dal 2019 con un valore 100, un calo del 10% è arrivare a 90, ma successivamente crescere del 10% riporta a 99, non a 100…..

Nonostante tutte le precauzioni del caso da prendere l’unico paese con un vero rimbalzo in grado dimostrare un processo di crescita a V è solo l’India, nessun altro paese nel 2021 riuscirà a compensare le perdite di crescita del 2020. 

Questo porterò ad un futuro molto più povero, con meno crescita e forti tensioni sociali. L’unica crisi confrontabile con l’attuale per calo dell’attività economica e per esplosione della disoccupazione è la crisi del 1929, che proseguì fino alla fine degli anni 30 del secolo scorso. 

Indicatori provenienti dalla Cina, come quelli relativi al traffico automobilistico, mostrano come la ripresa post sia molto incerta e complessa. Allo stato attualei ristoranti sono ancora chiusi auasi ovunque, solo in Germania si vede una certa ripresa, ed i voli sono al 60% del periodo pre-corona. Il distanziamento sociale produrrà danni ingenti a livello economico almeno sino al 2022. 

In questa situazione tutti i governi hanno dei problemi politici da affrontare. Alcuni ci riescono meglio, perchè più efficienti o con una base sociale più forte, altri meno ben. Trump ha utilizzato anche lo strumento dello scarico esterno della crisi, mettendo in luce le responsabilità cinesi. Questa giustificazione sta funzionando perchè sempre più americani sono sfavorevoli a Pechino.

Quindi c’è da aspettarsi una forte guerra commerciale fra gli USA, e probabilmente una buona parte di occidente, e Pechino, un conflitto che peggiorerà gli effetti della crisi e che si sposterà ai limiti della guerra fredda, se non della guerra guerreggiata. Una prospettiva non positiva alla quale siamo completamente impreparati economicamente, politicamente e militarmente.


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