Attualità
Corriere della Sera falso in prima pagina. E quelle previsioni…
Corriere della Sera falso in prima pagina
Balla clamorosa del Corriere in prima pagina. TANTI DISOCCUPATI COME NEL ’77.
Al lettore la scelta se trattasi di tipico caso di ignoranza colossale oppure se abbiamo a che fare con una genuina malafede manipolatrice. Personalmente propendo per un mix, una prima pagina è vista in una redazione da decine di persone, non posso credere che il primo quotidiano italiano cada in un errore clamoroso come questo. Clamoroso anche perché commesso da altri pochi mesi fa, puntualmente sbugiardati.
Eh sì, perché questo scherzetto ogni tanto ritorna, se ne era occupato Bagnai, allegando l’andamento della disoccupazione, dimostrando cioè che la disoccupazione nel famigerato 1977 era inferiore al 7%. ALTRO CHE 13%.
Questo del Corriere è un falso, una bugia, in Italia, da che esistono le statistiche, NON ABBIAMO MAI AVUTO LA DISOCCUPAZIONE AL 13%. MAI!
Alleghiamo il grafico di Bagnai ritoccato (i nostri ritocchi sono in rosso). Nel suo blog se ne era occupato circa 9 mesi fa.
Sulla balla colossale del Corser(v)a non tornerei, notiamo invece come rispetto al grafico tratto dal post del 7 luglio 2013 in cui Bagnai introdusse questo grafico, ovvero 9 mesi fa, stiamo già divergendo “lievemente” dalle solite previsioni oniriche dell’organizzazione internazionale di turno che inevitabilmente dipinge per l’Italia un futuro radioso in cui tutto andrà meglio.
Così facendo il politico di turno, che si trova di fronte a queste previsioni è tranquillo, penserà che la nottata stia per passare e che al sorgere del sole inizierà la discesa, che i disoccupati inizieranno a scendere.. insomma.. lo dice l’OCSE, il FMI ed infine il Governo Italiano.. sarà pur vero, no? NO.
Un’ultima cosa per concludere in bellezza. Non dimenticavi dell’esercito di cassaintegrati che abbiamo. Questi non vengono conteggiati tra le fila dei disoccupati, ma di fatto lo sono e, pare, che i soldi stiano finendo. Ma anche qualora fossero reperite le risorse (alzando la tassazione o tagliando servizi ovviamente), questo trucchetto non durerà in eterno. Gpg, privatamente, quantificava i disoccupati reali (aggiungendo anche i sottoccupati) in un 20-22%.
Andrea Lenci
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