Energia
Consumi gas: -15,9% a giugno, -7,1% nel 1° semestre (… ma settori civile ed industriale fanno +4%)
Secondo i dati elaborati da Staffetta Quotidiana cresce la domanda industriale (+4,4%) e civile (+4,3%) ma termoelettrico a -35,9%
Si aggrava in giugno il calo della domanda italiana di gas a causa di una nuova pesante flessione del termoelettrico, che non riesce a compensare una certa ripresa dei prelievi industriali e civili e contribuisce a una flessione complessiva della domanda nel 1° semestre.Secondo le elaborazioni della Staffetta Quotidiana sui dati di Snam Rete Gas, in giugno l’Italia “ha consumato 3.441,3 mln di mc di gas, oltre 600 mln mc in meno rispetto a giugno 2012 (-15,9% che segue il -14,3% di maggio) e il 20,2% in meno dello stesso mese del 2011.Analizzando la domanda per settore di consumo, il settore civile ha richiesto 1.019,4 mln mc, in aumento sul 2012 del 4,3% (-2,7% sul 2011). Anche i consumi industriali crescono a 1.058,7 mln mc (+4,4% sul 2012 e +2,8% sul% sul 2011). Sono però ancora una volta le centrali elettriche, colpite dalla crisi della domanda elettrica e dalla concorrenza di rinnovabili (tra cui un idroelettrico da record) e carbone, a mandare a picco il saldo: 1.240,5 mln mc consumati, in calo del 35,9% sul 2012 e del 40,1% sul 2011.Un volume pari a oltre il 43% in meno rispetto al giugno 2003 a dispetto dei circa 20 GW di centrali a gas realizzati nel decennio successivo.In un confronto tra i mesi di giugno degli ultimi undici anni attraverso i numeri indice (2003=100), i consumi di gas di quello appena concluso con 77,1 segnano di gran lunga il livello più basso, seguito da giugno 2012 (91,8) e 2009 (94,2)”.A livello cumulato, nel primo semestre 2013 l’Italia ha consumato 38.069 mln mc, in calo del 7,1% sullo stesso periodo del 2012 e del 9,3% sul 2011. Il settore domestico ha richiesto 20.573 mln mc, l’1,4% in più di un anno fa e il 4,8% in più di due anni fa. Le centrali elettriche hanno consumato 9.643,5 mln mc, in calo del -21,9%, sul 2012 e del 31,2% sul 2011. L’industria infine, con 6.798,8 mln mc flette del 2,3% sia sul 2012 e del 2,5% sul 2011.
Il dato e’ meno brutto di quanto si pensi. I settori civile ed industriale crescono in modo chiaro.
Il tracollo del termoelettrico e’ essenzialmente collegato ad un boom produttivo delle fonti rinnovabili, potenziato quest’anno dall’andamento eccezionale ed anomalo della fonte idroelettrica (record di piovosita’).
By GPG Imperatrice
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