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Comnsegnato il Boeing Orca, il promo grande drone sottomarino con 10.500 km di autonomia
Boeing ha annunciato di aver consegnato il primo “Extra Large Uncrewed Undersea Vehicle” (XLUUV), drone sottomarino senza equipaggio di grandi dimensioni, “Orca” alla Marina degli Stati Uniti. La consegna è avvenuta dopo i test di accettazione da parte della Marina. Questo fa dell'”Orca” il primo di “una nuova classe di sottomarini autonomi in grado di svolgere missioni critiche di lunga durata per ottenere il dominio marittimo sottomarino in ambienti mutevoli e acque contese”, spiega Boeing. Ecco un video sul mezzo.
Una nuova classe di sottomarini
Il primo dei cinque esemplari che verranno consegnati arriva dopo diversi ritardi e molti sforamenti dei costi. L’Orca pesa oltre 80 tonnellate ed è lunga circa 26 metri. È stata progettata per essere altamente modulare e per svolgere diversi compiti per la Marina. Tra questi, potrebbe svolgere missioni di dragaggio delle mine, guerra elettronica e sorveglianza sottomarina, ma anche minare e attaccare mezzi navali.
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È inoltre dotato di un albero estensibile e di una sezione di carico utile lunga 34 piedi, cioè 10,4 metri, che può ospitare carichi fino a 8 tonnellate di peso. I futuri carichi utili di Orca dovrebbero essere dotati di un sonar ad apertura sintetica, che gli consentirà di mappare i fondali oceanici. Inoltre, la Marina è interessata ad armare i suoi XLUUV con vari sistemi d’arma, come siluri, missili da crociera e droni aerei.
L’imbarcazione è spinta da un sistema ibrido diesel-elettrico che le permette di rimanere sommersa per lunghi periodi (probabilmente mesi). Può anche funzionare silenziosamente mentre è immersa. Le batterie agli ioni di litio permettono all’imbarcazione di viaggiare a circa 3 nodi (5,6 km/h) mentre è immersa, con punte fino a 8 nodi, 15 km/h. L’autonomia però arriva fino a 10.500 km permettendogli missioni di lunghissima durata. . A causa delle sue dimensioni, al momento non è chiaro come la Marina potrebbe dispiegare un drone così grande, ma le opzioni potenziali includono l’utilizzo di grandi navi di superficie e moli. Tuttavia, le attuali Expeditionary Sea Bases (ESB) della Marina potrebbero fare al caso nostro.
In ogni caso, l’impiego di “Orca” consente alla Marina di operare silenziosamente per lunghi periodi in regioni estese, rendendolo una risorsa preziosa in vari contesti. Può prendere di mira cantieri navali e porti avversari, oltre a operazioni ad alto rischio come la posa di mine in corsi d’acqua più stretti come i fiumi.
“Questo è il culmine di oltre un decennio di lavoro pionieristico, con lo sviluppo di un veicolo sottomarino a lungo raggio e completamente autonomo con una grande capacità di carico utile che può operare in modo completamente indipendente da un veicolo ospite”, ha dichiarato Ann Stevens, vicepresidente di Boeing Maritime and Intelligence Systems. “Ho avuto il piacere di vedere il nostro team dare vita a questa capacità unica nel suo genere e sono orgogliosa della loro innovazione, della loro perseveranza e del loro impegno costante, che ha portato al più avanzato e capace UUV del mondo. Grazie alla collaborazione con la Marina, non vediamo l’ora di continuare a fornire questo veicolo rivoluzionario alla flotta”, ha aggiunto.
“Orca”, spiega Boeing, è stato sottoposto a diverse fasi di test in mare con la Marina, dimostrando le sue capacità uniche sia sopra che sotto la superficie. È il risultato della vasta esperienza di Boeing nella costruzione e nell’utilizzo di veicoli sottomarini per oltre cinque decenni.
Un lungo viaggio
Il viaggio di Boeing “Orca” è iniziato nel 2012, quando Boeing ha iniziato a progettare e sviluppare “Echo Voyager”, un proof-of-concept Extra Large Unmanned Undersea Vehicle (XLUUV) che è stato testato in mare nel 2017. “Echo Voyager”, l’unico veicolo di queste dimensioni e capacità al mondo, ha trascorso oltre 10.000 ore operando autonomamente in mare e transitando per centinaia di miglia nautiche. È stato un precursore del concorso XLUUV “Orca” della Marina degli Stati Uniti.
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