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Come la spinta “Green” di Greta Thunberg abbia portato alla sua sconfitta

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Macron e Scholz, cioè Francia e Germania, si avviano a raggiungere un accordo sull’energia in Europa. Un patto nato sulla spinta ambientalista di Greta Thunberg e che raggiunge il risultato opposto.

Già potremmo notare che il perseguimento delle politiche ambientaliste in Germania quest’anno abbia condotto ad un aumento dell’uso della fonte energetica più sporca in assoluto, la lignite, il “Carbone marrone” ricco di impurità. Guardate il seguente grafico

Questa sconfitta pratica e immediata non era però sufficiente, per cui è stato necessario raddoppiarla. Ormai si profila un accordo a livello europeo fra Macron e Scholz: la Francia sta ottenendo la classificazione “Green” degli investimenti nel nucleare, la Germania rende “Verde” il Gas se a bassa emissione e in sostituzione del carbone. Vincono Francia, Germania, Polonia e gli altri paesi dell’est, escono sconfitti Italia, Spagna e soprattutto la stessa Greta Thunberg. L’Italia e la Spagna perché solo molto marginalmente potranno utilizzare i finanziamenti agevolati per gas e nucleare. La Thunberg perché, proprio in nome della transizione ecologica, ne esce sconfitta su tutta la linea: infatti, dopo gli elogi della Commissione, gli applausi al Parlamento europeo, le leccate di piedi dei vari leader politici, vengono finanziate una fonte di CO2 , il gas naturale, e l’energia che era il nemico giurato degli ecologisti, cioè il nucleare.

Greta Thunberg ha manovrato i ragazzi nella richiesta di misure assurde e irrealistiche, e il risultato è stato un colossale boomerang. I suoi seguaci si troveranno ad adorare il vecchio metano e le centrali a uranio. Complimenti all’ecologismo. Greta potrà sempre pestare i piedi e frignare.

 

 

 

 


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