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COME FUNZIONAVA IL CIRCOLO PEDOFILO DI JEFFREY EPSTEIN

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jeffrey epstein

 

 

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Pare che, per evitare una condanna praticamente a vita, Jeffrey Epstein, il miliardario pedofilo del Jet Set, stia collaborando con la giustizia e sembra disposto a fare i nomi di chi ha avuto rapporti con ragazze minorenni. I carichi penali non sembra riguardino vecchi casi, anteriori al 2008, coperti da un precedente accordo di immunità, ma nuovi casi. Fra i vari nomi presenti in un libro di indirizzi, in mezzo ad attori, miliardari etc Clinton e Trump, ed i pochi giornali italiani che hanno riportato la notizia hanno citato il nome dell’attuale Presidente, dimenticando che Trump è stato il solo ad aiutare un procuratore che indagava su Epstein e che lo stesso Trump lo aveva cacciato dal proprio golf club di Mar a Lago quando aveva saputo che li aveva avvicinato la minorenne Virginia Roberts Giuffre.

Come funzionava il “Sistema Epstein”? Lo spiega l’utente twitter quantian1

Epstein era un pedofilo, ma con molti contatti nel settore bancario. Secondo Quantian come funzionava il suo sistema? Invece che offrire le ragazzine o offrirle e poi ricattare i personaggi famosi, ed andare direttamente in galera senza fare molti soldi, ha scelto una via molto più sicura.

Prima di tutto avrebbe organizzato grandi parties con miliardari, ragazzine, ma anche tanta altra gente estranea fra persone del mondo della cultura, del business e dell’arte. Insomma delle belle feste, ma con un’insidia extra. In queste occasioni miliardari, diciamo così, deboli in amore venivano agganciati dalle ragazzine, oppure direttamente le agganciavano. Quando poi si ritiravano nelle camere per operare Avrebbero fornito a Epstein il materiale su cui operare. L’incasso per il miliardario avveniva tramite la sottoscrizione, da parte di questi abbienti, di quote del suo fondo offshore nelle Isole Vergini. Questo gli dava dei vantaggi:

  • essendo in un paradiso fiscale il fondo non era obbligato a fornire la lista dei sottoscrittori, garantendo ai clienti la totale sicurezza;
  • date le particolari motivazione per cui veniva sottoscritto non veniva neanche a richiedere particolari conoscenze o backoffice o quant. Queste spese erano ridotte al minimo;
  • un fondo gestito in un paradiso fiscale giustificava le ingenti commissioni richieste per fare, oggettivamente, nulla. Un 2% su un miliardo gestito è perfino poco;
  • se qualcuno avvicinava il fondo per un investimento legittimo Epstein semplicemente avrebbe dovuto spostarlo su un normale fondo SP500, magari prendendo pure qualche commissione…

Insomma un sistema apparentemente perfetto che garantiva tutti, ma estremamente esposto nel momento in cui il cardine del sistema, Epstein stesso, iniziasse a parlare. Circolano già molti nomi nel web sui personaggi coinvolti, ma preferiamo non citarli lasciando che escano ufficialmente nei prossimi giorni.

 

 

 


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