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Coinbase implode. Rischio di bancarotta e di perdita dei depositi?

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La crisi nelle quotazioni delle criptovalute sta iniziando a fare delle vittime illustri. Il noto Exchange Coinbase precipita nelle quotazioni dopo aver pubblicato dati di bilancio disastrosi, al punto da mettere a rischio la continuità aziendale della società

Il grafico parla chiaro:

Da oltre 300 dollari ad azione a 49 è un calo del 80%, con però una punta di 420 dollari di valore il giorno della quotazione. Una caduta  devastante legata alle perdite annunciate recentemente. Coinbase ha registrato una perdita di $ 429,7 milioni per il primo trimestre. Ormai ci siamo abituati a questo tipo di numeri orribili. Coinbase sta seguendo le orme di molte startup in cui il management in qualche modo crede che perdite maggiori siano perdite migliori se giustificate dallo sviluppo, sino alla fine.

I ricavi, la maggior parte dei quali generati dalle commissioni di transazione, sono crollati del 35% a 1,2 miliardi di dollari. Sia la perdita che il calo dei ricavi sono stati molto peggio di quanto gli analisti si aspettassero.

I ricavi sono crollati perché le transazioni mensili sono crollate e anche il numero di utenti mensili è diminuito.  Coinbase ha affermato che si aspetta che il numero di transazioni e il numero di utenti diminuiscano ulteriormente nel secondo trimestre. Quindi la stessa società inizia ad avere qualche serio dubbio sul proprio business. Di solito, quando questo accade, si chiude.

Questo minaccia fortemente chi ha i propri asset depositati su Coinbase. Come riporta Fortune Coinbase ha dichiarato nel suo rapporto sugli utili, o meglio le perdite, che detiene $ 256 miliardi sia in valute fiat che in criptovalute per conto dei suoi clienti. L’exchange ha osservato che nel caso in cui dichiarasse bancarotta, “le criptovalute che teniamo in custodia per conto dei nostri clienti potrebbero essere soggette a procedura fallimentare“. Gli utenti di Coinbase diventerebbero “creditori chirografari generali“, il che significa che non hanno il diritto di rivendicare alcuna proprietà specifica dallo scambio nei procedimenti. I loro fondi diventerebbero inaccessibili.

Per fare un paragone è come se, alla liquidazione di una banca, i correntisti perdessero i soldi depositati. Nel mondo del credito esistono leggi ad hoc per impedirlo, ma non per il settore delle cripto. Questi sta provocando del vero panico sui mercati. Ci sarà da ridere….


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