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Cobalto: metallo esplosivo per la domanda nelle auto elettriche. Tesla prende contromisure

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Il cobalto è un materiale non abbondante e molto utilizzato nelle batterie a Ioni di litio. Con l’aumento della produzione di veicoli elettrici per quasi tutte le case automobilistiche, le batterie per auto EV sono diventati il ​​principale motore della domanda di cobalto, superando gli smartphone, sinora i maggiori utilizzatori del raro metallo.

Sinora erano proprio le piccole e più semplici batterie dei telefonini con anodo in cobalto a spingerne la domanda, anche in virtù dell’enorme numero di primi venduto. Ci sono circa 15 miliardi di dispositivi mobili nel mondo, rispetto a 7,2 milioni di auto elettriche, ma ora la domanda derivante dallo sviluppo della EV sa  causando dei gravi problemi di forniture, oltre che un aumento nella concorrenza per ottenere questa materia prima.

Il Financial Times riporta che nel 2021 sono state prodotte 176.370 tonnellate di cobalto, molto, ma  l’anno scorso la domanda globale ha richiesto 192.904 tonnellate, superando la produzione e obbligando a ridurre scorte e a puntare sul riciclo. L’industria automobilistica ha richiesto 65.036 tonnellate di cobalto l’anno scorso, ovvero più di un terzo della domanda totale; comparativamente, gli smartphone rappresentavano solo 28.660 tonnellate di cobalto. Quest’incremento della domanda ha avuto un effetto sul prezzo, tornato ai massimi da 5 anni.

Inoltre l’estrazione del cobalto presenta problemi ambientali e sociali.. Un’enorme quantità di cobalto proviene dalla Repubblica Democratica del Congo, dove una guerra civile decennale è stata finanziata da compagnie minerarie internazionali disposte a lavorare con miniere che sfruttano i lavoratori, anche con lavoro minorile e semischiavitù, il tutto in un paese rimasto poverissimo. Senza considerare l’avvelenamento di intere comunità con metalli pesanti.

Le industrie automobilistiche hanno cercato di distaccarsi da questo metallo “Sporco”, puntando all’estrazione “Etica”, come ha fatto BMW che perfino ha creato un sistema di tracciamento blockchain. Peccato che all’origine poi i primi estrattori fossero poco onesti sui metodi impiegati nelle loro miniere.

Tesla ha avuto un’idea diversa: abbandonare il cobalto e utilizzare il nickel nei propri anodi. Purtroppo l’idea non ha funzionato, se non molto parzialmente: il principale produttore di Nickel è la Russia e i prezzi sono esplosi di oltre cinque volte quest’anno. Anche il nichel non è esattamente un metallo pulito da usare, con miniere come quella di Norilsk che devastano l’ambiente.

Il articolo  del FT riportava che il CEO di Tesla Elon Musk avrebbe preso in considerazione l’acquisto di una società mineraria di cobalto, ora, per garantire la fornitura del materiale della batteria per Tesla. “Non è che desideriamo acquistare società minerarie”, ha detto Musk al Financial Times Future del vertice dell’Automobile. “Ma se questo è l’unico modo per accelerare la transizione, lo faremo”. Alla fine tesla ricorda sempre più la Ford delle origini, che possedeva dalle miniere di ferro alle fabbriche di auto. Non finì però bene


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