CLAMOROSO: le polizie belga e tedesca perquisiscono la sede del PPE a Bruxelles. L’accusa è corruzione

Le polizie belga e tedesca hanno fatto irruzione martedì nella sede di Bruxelles del Partito Popolare Europeo, partito politico paneuropeo conservatore di cui fa parte Forza Italia, ma questa volta lo scandalo non ha radici italiane, bensì tedesche.

La perquisizione della polizia “è collegata a un’indagine in corso in Turingia, Germania”, si legge nel comunicato. “Il partito sta collaborando in piena trasparenza con le autorità coinvolte, fornendo tutte le informazioni e la documentazione pertinenti”, ha aggiunto.

Quando i giornalisti del sito Politico si sono recati in visita martedì pomeriggio, non c’erano attività di polizia negli uffici del PPE in Rue du Commerce, nel quartiere europeo. I dipendenti di un hotel dall’altra parte della strada hanno dichiarato di non aver notato nulla di insolito in mattinata.

L’emittente tedesca Mitteldeutscher Rundfunk ha riferito che l’incursione è collegata a Mario Voigt – leader del gruppo parlamentare della Turingia per l’Unione cristiano-democratica di centro – e al suo coinvolgimento nelle elezioni parlamentari europee del 2019 del PPE. Voigt era stato coinvolto nella campagna elettorale europea di quell’anno. Il gruppo PPE avrebbe concluso un contratto con una società di servizi via internet con sede in Turingia che avrebbe quindi pagato Voigt per il suo interessamento attivo nella campagna. Dal settembre 2022 la vicenda è sotto inchiesta da parte dell’autorità tedesca contro la corruzione. Voigt si difende affermando che le accuse sono tutte una montatura.

Questa non è la prima inchiesta che coinvolge parlamentari europei, anche se in questo caso l’accusa colpisce in modo indiretto il parlamento. Ricordiamo che fra 2022 e 2023 il parlamento è già stato scosso dal noto Qatargate che ha coinvolto il gruppo socialdemocratico S&D.