Attualità
Cina – USA: come sono andati i colloqui a Roma
Entrando nel suo incontro di lunedì a Roma con l’alto diplomatico cinese Yang Jiechi, Jake Sullivan, l’inviato di Biden, ha detto alla CNN che gli Stati Uniti avevano “comunicato direttamente a Pechino che ci saranno assolutamente conseguenze per gli sforzi di far evitare delle sanzioni su larga scala alla Russia o il sostegno a Mosca per evitarne le conseguenze“.
All’indomani dell’incontro, un alto funzionario amministratore di Biden è stato citato in più rapporti per aver descritto le “profonde preoccupazioni” di Washington trasmesse direttamente dal lungo incontro di 7 ore:
“È stata un’intensa sessione di sette ore che riflette la gravità del momento e il nostro impegno a mantenere aperte le linee di comunicazione”, ha detto il funzionario, descrivendo la conversazione come “semplice” e “diretta”.
Il funzionario ha rifiutato di commentare se gli Stati Uniti hanno informazioni che la Cina stanno fornendo o sono disponibili a fornire a Mosca assistenza finanziaria e militare, ma ha affermato che Sullivan ha parlato direttamente delle preoccupazioni e delle “potenziali implicazioni e conseguenze di determinate azioni”. Non sembra che però, a parte la comunicazione , l’incontro abbia avuto un grande successo: un articolo accademico cinese che invitava il governo a scaricare Mosca è stato tolto dalla circolazione dal governo.
After discussion in Rome that ended about 7 hours after it started, White House says Jake Sullivan "raised a range of issues in US-China relations, with substantial discussion of Russia’s war against Ukraine." Not many details about meeting with China's top diplomat, Yang Jiechi.
— Jennifer Jacobs (@JenniferJJacobs) March 14, 2022
Nel frattempo, gli Stati Uniti hanno informato gli alleati europei che la Russia ha chiesto alla Cina missili terra-aria, droni, veicoli corazzati, veicoli logistici e attrezzature legate all’intelligence e che la Cina avrebbe risposto positivamente. La richiesta ha allarmato i funzionari dell’amministrazione Biden che stanno cercando di impedire alla Cina di venire in aiuto di Vladimir Putin durante la guerra, il che potrebbe potenzialmente trasformarla in una vera guerra mondiale.
Quale sarà il reale apporto di Pechino alla guerra non è chiaro, ma, comunque, il timore di sanzioni, unito alla diffusione di Omicron, sta comunque mettendo la Cina in una posizione non comoda.
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