Attualità
La mossa del Dragone: la Cina offre le sue Terre Rare all’Europa per isolare gli USA
Pechino apre all’export di terre rare, vitali per i chip europei. Una tregua inaspettata o una mossa strategica per legare a sé l’Europa e sfidare gli USA?

La Cina sta valutando la possibilità di allentare le restrizioni all’esportazione di elementi rari per le aziende europee produttrici di semiconduttori, secondo quanto riportato mercoledì dai media cinesi, segnalando che Pechino potrebbe tentare di stabilizzare le catene di approvvigionamento globali in un momento di crescente panico nel settore tecnologico.
Ad aprile, la Cina ha aggiunto sette elementi rari e prodotti correlati alla sua lista di controllo delle esportazioni, rendendo obbligatorio per gli esportatori ottenere licenze indipendentemente dalla nazionalità del cliente finale. Sebbene alcune licenze siano state concesse, la complessità e la lunghezza del processo di approvazione hanno causato confusione alle dogane e allarmato i produttori dell’Unione Europea.
Il potenziale cambiamento di politica è stato discusso durante una riunione ospitata dal Ministero del Commercio cinese, alla quale hanno partecipato oltre 40 aziende cinesi ed europee produttrici di semiconduttori. I funzionari hanno chiarito le procedure di richiesta delle licenze di esportazione, segnalando un possibile allentamento dei controlli per le aziende della filiera dei semiconduttori.
Secondo il China Daily, Pechino ha sottolineato che “si oppone all’unilateralismo e alle pratiche intimidatorie” e sostiene la stabilità della catena di approvvigionamento. Un rappresentante della società di ricerca tecnologica Omdia, con sede nel Regno Unito, ha dichiarato al China Daily: “Le aziende europee di semiconduttori sono molto forti nel settore dei chip industriali e dei chip per auto. E la Cina è il più grande mercato automobilistico del mondo e uno dei principali produttori di automobili. Di conseguenza, per quasi tutte le aziende europee produttrici di chip, la Cina è il loro mercato più grande”.
Reuters ha citato Jens Esklund, presidente della Camera di commercio dell’Unione europea in Cina, che ha sottolineato l’urgenza di snellire il processo di approvazione per evitare interruzioni nella produzione europea a causa della carenza di input vitali.
Gli analisti osservano che il dominio della Cina nella lavorazione delle terre rare, che rappresenta oltre il 95% della produzione mondiale, la posiziona come un attore fondamentale nell’industria dei semiconduttori. I recenti controlli sulle esportazioni hanno accentuato le preoccupazioni circa le vulnerabilità della catena di approvvigionamento, in particolare per le aziende europee che dipendono da questi materiali.
Ovviamente la concessione di eventuali alleggerimenti delle terre rare non sarà politicamente gratuita, ma, con questo strumento, Pechino vuole assicurarsi una maggiore benevolenza da parte delle istituzioni europee, se non una vera e propria alleanza nei confronti degli USA.
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