Analisi e studi
Cina: si torna in territorio deflattivo. Siamo sicuri che l’export USA non serva?
I prezzi al consumo sono in calo per il secondo mese consecutivo, mostrando una tendenza deflattiva persistente nonostante gli stimoli del governo

La Cina torna in territorio deflattivo e questo non è proprio un buon segnale per l’economia.
I prezzi al consumo cinesi sono scesi dello 0,1% su base annua nel marzo 2025, mancando le aspettative del mercato di un aumento dello 0,1% e segnando il secondo mese consecutivo di calo, mentre la disputa commerciale in corso con gli Stati Uniti minaccia di esercitare ulteriori pressioni al ribasso sui prezzi.
Tuttavia, l’ultimo calo è stato significativamente più lieve rispetto a quello dello 0,7% di febbraio, sostenuto da una diminuzione più contenuta dei prezzi dei generi alimentari, grazie all’accelerazione dei prezzi della carne di maiale e al rimbalzo dei costi della frutta fresca, comunque prodotti stagionali.
Nel frattempo, i prezzi dei beni non alimentari sono aumentati dello 0,2%, invertendo la leggera flessione dello 0,1% registrata a febbraio, trainati dagli aumenti delle abitazioni (0,1% contro 0,1%), dell’assistenza sanitaria (0,1% contro 0,2%) e dell’istruzione (0,8% contro -0,5%), nonostante il continuo calo dei costi di trasporto (-2,6% contro -2,5%).
L’inflazione di fondo, che esclude i prezzi volatili di cibo e carburante, è aumentata dello 0,5% a marzo, dopo il calo dello 0,1% di febbraio.
Su base mensile, l’IPC è diminuito dello 0,4%, un calo più marcato rispetto allo 0,2% di febbraio, segnando il secondo mese consecutivo di contrazione.
Ecco il relativo grafico dell’inflazione al consumo:
Ed ecco invece il una vione su orizzonte di cinque anni, Appare evidente come le fluttuazioni inflattive stiano appiattendosi:
Se la Cina va in deflazione c’è un segnale che l’attività produttiva è eccessiva rispetto alla domanda, al di la di fattori esterni e stagionali. Ormai sono quasi due anni in cui l’aumento dei prezzi non va oltre 1%. Eppure si parla sempre di stimolo della domanda interna cinese, che però sembra un po’ come Godot, e fa fatica a realizzarsi.
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