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Analisi e studi

Cina: rimbalzo forte della produzione industriale e delle vendite al dettaglio

La Cina pubblica i dati di produzione industriale e vendite al dettaglio per i primi due mesi dell’anno. Vendite in crescita grazie al Capodanno, la produzione industriale rimbalza più lentamente

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Arrivano i dati sulla produzione industriale nel mese di Febbraio e, superato il Capodanno cinese, la maggior festa per quella comunità, abbiamo un rimbalzo degli indicatori economici.

La produzione industriale cinese ha registrato un’espansione del 5,9% a/a nel periodo gennaio-febbraio 2025, superiore alle previsioni del mercato che prevedevano un aumento del 5,3%, ma in calo rispetto alla crescita del 6,2% registrata a dicembre 2024.

La moderazione della crescita è stata determinata da un aumento più contenuto del settore manifatturiero (6,9% contro il 7,4% di dicembre 2024), mentre le attività di produzione e fornitura di elettricità, calore, gas e acqua sono cresciute allo stesso ritmo di dicembre (1,1%).

Nel frattempo, la crescita dell’industria mineraria ha subito un’accelerazione (4,3% contro 2,4%). All’interno del settore manifatturiero, 36 dei 41 settori principali hanno registrato una crescita, in particolare computer e comunicazioni (10,6%), produzione di calore (0,8%), fusione di metalli non ferrosi (6,6%), estrazione e lavaggio del carbone (5,4%), automobili (12,0%), prodotti chimici (9,5%) e petrolio e gas naturale (0,9%).

Su base mensile, la produzione industriale si è ridotta dello 0,51% a febbraio. Nel 2024, la produzione industriale è cresciuta del 5,8%.

La Cina combina i dati di produzione industriale di gennaio e febbraio per attenuare l’impatto della festività del Capodanno lunare, che cade in periodi diversi ogni anno. La pripresa della produzione c’è stata, ma un poco più lenta, e bisognerà aspettare il prossimo mese per avere un dato depurato dal Capodanno.

Ecco il relativo grafico:

Passiamo al lato dei consumatori. Le vendite al dettaglio in Cina sono aumentate del 4,0% a/a nei primi due mesi del 2025, in accelerazione rispetto alla crescita del 3,7% di dicembre, in linea con le previsioni del mercato.

Si è trattato del più forte incremento del fatturato al dettaglio dallo scorso ottobre, favorito dall’aumento dei consumi durante le festività di primavera.

Le vendite sono cresciute per la maggior parte delle componenti, tra cui cereali, olio e prodotti alimentari (11,5% vs 9,9% a dicembre ovvio in un periodo festivo), tabacco e alcolici (5,5% vs 10,4%), abbigliamento, scarpe, cappelli (3,3% vs 0,8%), cosmetici (4,4% vs 0,8%), sport e divertimenti (25,0% vs 16,7%), articoli per la casa e per il tempo libero. 0% vs 16,7%), elettrodomestici (10,9% vs 39,3%), forniture per ufficio (21,8% vs 9,1%), gioielli (5,4% vs -1,0%), cura della persona (5,7% vs 6,3%), medicinali (2,5% vs -0,9%) e prodotti petroliferi (0,9% vs -2,8%).

Tuttavia, le vendite sono diminuite per le bevande (-2,6% vs -8,5%) e le automobili (-4,4% vs 0,5%). La Cina fonde i dati delle vendite al dettaglio di gennaio e febbraio per tenere conto della diversa tempistica dell’evento lunare ogni anno, garantendo un confronto più coerente e accurato. Nel 2024, il fatturato al dettaglio è aumentato del 3,5%.
Ecco il relativo grafico:

 

Quindi, nonostrante il periodo festivo, l’economia cinese è riuscita a crescere nei due primi mesi dell’anno, per quanto i dati siano falsati dal Capodanno cinese. La produzione non si è ripresa a massima velocità, ma con una certa lentezza, mentre le vendite al consumo  sono state buone proprio perm il periodo festivo.

Non si vedono ancora i segni della guerra commerciale applicata da Trump con i dazi, ma questi sono entrati in azione per poche settimane e quindi non se vende ancora l’impatto. Dovremo aspettare Marzo per un quadro più completo dell’economia cinese.


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