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Analisi e studi

Cina: i dati mostrano un miglioramento economico lento, ma le amministrazioni locali cercano di risolvere il probblema del debito nascosto

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Money / currency of PBOC or people's bank of china. One hundred CNY Chinese yuan bill with a flag of China. 100 rmb or renminbi, depicts Beijing economy system, public banking policy and interest rate

Arrivano alcuni dati economici dalla Cina e mostrano che il cammino verso la normalizzazione è lento e non privo di qualche incertezza.

I prezzi al consumo cinesi sono rimasti inaspettatamente stagnanti nel settembre 2023, mancando le previsioni del mercato di un aumento dello 0,2% e dopo un aumento dello 0,1% nel mese precedente. Il calo dei prezzi dei prodotti alimentari si è accelerato (-3,2% contro -1,7% in agosto), in un contesto di ampia offerta prima delle festività della Settimana d’Oro, mentre i prezzi della carne suina sono scesi a un ritmo più marcato.

Nel frattempo, l’inflazione non alimentare ha accelerato (0,7% contro 0,5%), poiché i costi sono aumentati ulteriormente per l’abbigliamento (1,1% contro 1,0%), l’edilizia abitativa (0,2% contro 0,1%), la sanità (1,3% contro 1,2%) e l’istruzione ( 2,5% contro 2,5%); mentre i prezzi dei trasporti sono scesi ad un ritmo più lento (-1,3% vs -2,1%).

I prezzi al consumo core, esclusi quelli alimentari ed energetici, sono aumentati dello 0,8% su base annua, allo stesso ritmo dei due mesi precedenti, e sono rimasti al ritmo più veloce da gennaio, e questo è un buon segno, perché indica una dinamica salariale positivo. Su base mensile, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,2% a settembre, rispetto al consensus e allo 0,3% di agosto.

Ecco il relativo grafico

Cala ancora l’export, anche se meno delle attese. La causa è il rallentamento economico mondiale e il principale protagonista di questo calo è proprio, non a caso, l’Europa con un -11,6%., ma vi è un calo anche verso USA -9,6%, e del Giappone -6,4%. Ovviamente, dato che l’Europa è l’area del mondo in forte decadenza, è quella che mostra le minori importazioni. Ecco il grafico relativo.

Si cerca intanto una soluzione al problema enorme del debito delle amministrazioni locali. Come riporta Caixin, nove governi a livello provinciale in tutta la Cina pianificano di raccogliere un totale di 410 miliardi di yuan (56 miliardi di dollari) attraverso obbligazioni speciali per scambiare le loro passività nascoste, portandole nei libri contabili, mentre Pechino porta avanti i suoi piani per affrontare i trilioni di dollari impliciti delle località. debito.

L’importo di queste obbligazioni speciali di rifinanziamento vendute da ciascun governo varia considerevolmente, dalla provincia del Qinghai che emette 9,6 miliardi di yuan in nuove banconote alla regione autonoma della Mongolia Interna che stampa 106,7 miliardi di yuan per un valore, secondo le informazioni pubblicate mercoledì su ChinaBond, una piattaforma ufficiale. per la registrazione delle obbligazioni.

Questo passaggio permetterebbe di far emergere i debiti non contabilizzati e di pagare per miliardi fornitori di beni e servizi, ridando uno slancio all’economia di queste regioni. 


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