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Cina e Thailandia rafforzano la cooperazione militare in un momento di instabilità nel Sud Est asiatico

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La Cina è pronta a espandere la cooperazione militare e a mantenere la stabilità regionale con la Thailandia, con una serie di esercitazioni congiunte previste per quest’anno.

Il ministro della Difesa cinese Li Shangfu ha offerto questa garanzia a Narongphan Jitkaewtae, comandante in capo dell’esercito reale thailandese, nel corso di un colloquio tenutosi sabato a Pechino. “La Cina è pronta a collaborare con la Thailandia per attuare alla lettera l’importante consenso raggiunto dai leader dei due Paesi… e per spingere verso una maggiore cooperazione tra le due forze armate, in particolare tra i due eserciti”, ha dichiarato il ministero della Difesa.

L’incontro avviene circa sette mesi dopo che il presidente cinese Xi Jinping e il primo ministro thailandese Prayuth Chan-o-cha si sono incontrati a margine del forum della Cooperazione economica Asia-Pacifico a Bangkok.
Li ha detto che quest’anno sono previste diverse esercitazioni congiunte tra i due Paesi, tra cui “Assalto 2023” e “Pace e Amicizia 2023”.
“In un contesto in cui l’Asia-Pacifico sta affrontando alcune sfide per la sicurezza, la Cina è disposta a mantenere congiuntamente la stabilità regionale con la Thailandia e a garantire una sicurezza duratura nella regione”, ha affermato Li, aggiungendo che c’è un “buon slancio” nello sviluppo delle relazioni tra i due eserciti.

Nel suo primo discorso a un pubblico internazionale, tenutosi lo scorso fine settimana in occasione del Dialogo di Shangri-La a Singapore, Li ha affermato che “alcuni Paesi” stanno intensificando la corsa agli armamenti in Asia e che sia Pechino che Washington devono cercare un terreno comune in mezzo all’escalation delle tensioni.

Sabato, Jitkaewtae ha dichiarato che la Thailandia “apprezza e sostiene fermamente l’importante ruolo della Cina nel mantenimento della sicurezza e della stabilità regionale”, secondo quanto dichiarato dal ministero della Difesa cinese. Ha aggiunto che i due Paesi sono buoni amici, partner, parenti e vicini che hanno raggiunto una fruttuosa cooperazione nei settori del commercio, della cultura e degli scambi di alto livello.

A novembre, Xi e Chan-o-cha hanno firmato un piano di cooperazione per promuovere congiuntamente la Belt and Road Initiative, il progetto infrastrutturale transnazionale cinese. Nel frattempo la principessa thailandese Maha Chakri Sirindhorn è stata in Cina questa settimana per la sua 50esima visita. Ben nota sul continente come “amica internazionale” della Cina, Sirindhorn ha incontrato il diplomatico di punta Wang Yi e si è impegnata a continuare a promuovere l’amicizia tra Thailandia e Cina.

Tutto questo avviene il mese successivo le elezioni che hanno visto pesantemente sconfitti i partiti filo monarchici e vicini all’ala militare che ha governato il paese negli ultimi anni. Le elezioni sono state vinte dal movimento “Andiamo avanti” di Pita Limjaroenrat, ma la legittimità è stata messa in dubbio dalla commissione elettorale, nominata dal precedente governo, per la mancata dichiarazione del possesso di 42 mila azioni del media iTV, cosa che avrebbe dovuto fare per legge. 

Pita aveva costruito una potenziale coalizione di otto partiti per governare il paese al posto dei conservatori del Palang Pracharath Party e dei suoi alleati, usciti pesantemente sconfitti, e che avevano espresso il primo ministro, ex generale Prayut Chan-o-cha. Se le accuse verso Pita avessero un seguito penale la sua posizione potrebbe non essere compatibile con la carica di Primo Ministro, ma questo potrebbe aprire le porte ad un periodo di incertezza politica. Ecco spiegata la propensione per le forze armate thailandesi al rafforzamento dei legami con la Cina, in un tentativo di rafforzare la propria posizione per affrontare un periodo di potenziale instabilità.

 


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