Attualità
Cina e Filippine istituiscono una linea rossa per evitare scontri nel Mar Cinese Meridionale
In teoria questa linea diretta dovrebbe evitare nuovi scontri violenti fra le guardie costiere dei due paesi
La Cina e le Filippine hanno concordato di stabilire una linea di comunicazione diretta tra i loro presidenti per evitare potenziali scontri marittimi in futuro.
La mossa arriva mentre le tensioni tra i due Paesi continuano a crescere per le rivendicazioni territoriali nel Mar Cinese Meridionale.
Secondo l’accordo, una linea telefonica di emergenza può essere utilizzata dai capi di Stato di Manila e Pechino o dai loro rappresentanti designati.
Può anche collegare il Dipartimento degli Affari Esteri (DFA) delle Filippine con la sua controparte cinese per discutere le azioni appropriate durante uno scontro.
“Entrambe le parti hanno riconosciuto la necessità di ripristinare la fiducia e di creare condizioni favorevoli a un dialogo e a un’interazione produttivi”, ha dichiarato il DFA, aggiungendo che entrambe le nazioni “hanno affermato il loro impegno a ridurre le tensioni”.
In passato, Cina e Filippine hanno istituito linee telefoniche di emergenza, ma erano destinate solo ai livelli più bassi.
Non tutti la ritengono utile
L’ex giudice associato della Corte Suprema filippina Antonio Carpio ha espresso dubbi sul fatto che la nuova hotline possa fermare futuri scontri.
Ha affermato che la Cina ha risposto raramente quando le Filippine hanno cercato di utilizzare le linee telefoniche di emergenza per
Carpio ha anche sostenuto che il ripristino o l’innalzamento della linea di comunicazione diretta non dovrebbe essere visto come uno sviluppo positivo e il governo filippino non dovrebbe aspettarsi che Pechino risponda in futuro.
“Non possiamo essere certi che se li chiamiamo, saranno lì a rispondere. Bisogna prenderla con le molle”, ha detto ai giornalisti dei media locali. “Risponderanno solo nel momento che preferiscono. Quindi, è inutile”.
Carpio ha suggerito invece di preparare ai casi di arbitrato contro la Cina e lasciare che sia il tribunale internazionale a decidere.
Recenti scontri marittimi
La Cina rivendica la quasi totalità del Mar Cinese Meridionale, ignorando una sentenza internazionale del 2016 secondo cui la sua posizione non ha alcuna base giuridica.
Da allora le due parti si sono rese protagoniste di una serie di pericolosi scontri marittimi, tra cui quello del mese scorso, quando il personale della guardia costiera cinese ha brandito coltelli, un’ascia e altre armi contro i marinai filippini.
Nel 2023 Manila ha anche affermato che le navi cinesi hanno sparato cannoni ad acqua contro le sue imbarcazioni e hanno usato aggressivamente laser di tipo militare per minacciarle.
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