Difesa
Cina contro Bunker Buster: la tattica “Cecchino” per neutralizzare le bombe anti-bunker
La Cina propone una strategia innovativa per abbattere le temibili bombe bunker buster, sfruttando cannoni antiaerei e la “tattica del cecchino”. Scopri come funziona questa contromisura e le sue potenziali implicazioni globali.

Le bunker buster a guida di precisione volano lentamente ma trasportano enormi testate avvolte in una spessa corazza. Le piccole nazioni prive di potenza aerea assistono impotenti alla caduta delle bombe, ma la Cina ha già iniziato a cercare delle contromisure.
Quando il 22 giugno i bombardieri stealth B-2 statunitensi hanno colpito i siti nucleari iraniani con bunker buster GBU-57 MOP (Massive Ordnance Penetrator), secondo quanto riferito la resistenza è stata minima.
I ricercatori cinesi hanno proposto una contromisura: colpire il fianco debole della bomba. Sebbene la corazza del muso della bomba sia spessa, i suoi lati in acciaio sono sottili e misurano solo pochi centimetri, il che significa che uno o due proiettili antiaerei potrebbero danneggiarla e sfondalra.
Intorno ai siti chiave possono essere dispiegati cannoni antiaerei a basso costo. Il sistema però richiede la protezione di sistemi di guerra elettronica per essere efficace ed evitare che i cannoni antiaerei vengano distrutti da altre armi.
Invece delle armi cinesi, la simulazione al computer ha utilizzato cannoni svizzeri Oerlikon GDF, ampiamente utilizzati in Medio Oriente, compreso l’Iran.
Il GDF spara 36 proiettili in due secondi. A 1.200 metri (0,7 miglia), la probabilità di abbattimento raggiunge il 42%.
Il team guidato da Cui Xingyi, ricercatore del Northwest Institute of Mechanical and Electrical Engineering, gigante cinese nel settore delle armi, ha pubblicato il metodo sulla rivista Journal of Gun Launch and Control, la più importante rivista cinese dedicata alle armi.
Ecco come funziona il sistema messo a punto dagli scienziati cinesi: Il colpo del cannone da 20 mm deve essere mirato sulle parti laterali della bomba e devono colpirla con un angolo inferiore ai 68 gradi rispetto al lato della bomba, altrimenti c’è il rischio di vedere il proiettile rimbalzare. Inoltre il colpo deve avvenire a una distanza inferiore ai 1200 metri per essere efficace. tutto questo calcolato sui dati balistici della seconda guerra mondiale .
Per essere precisi i cannoni devonoessere pre-mirare un punto della traiettoria di volo della bomba intelligente. Più il punto è vicino, meglio è, perché in questo modo le canne rimangono ferme con una regolazione minima. I ricercatori chiamano questa tattica “controllo del fuoco da cecchino”.
“Questa intercettazione in stile cecchino presenta diversi vantaggi”, ha scritto il team di Cui: riduce le esigenze del sistema servo e elimina i calcoli iterativi, riducendo il tempo di risposta a 1 millisecondo. del resto i punti che devono essere attaccati dalle bombe perforanti sono fissi. “Questa soluzione è pronta per essere implementata con la tecnologia attuale”, hanno aggiunto il professore.
Il problema è che le forze aeree in attacco possono utilizzare raid di massa per neutralizzare le armi prima di inviare i bombardieri, inoltre l’efficacia del metodo cinese dipende dal numero di traiettorie d’attacco che potrebbe ingacciare la bomba perforante.
Nel frattempo, un fisico di Pechino non coinvolto nello studio ha osservato: “Ciò che funziona in Cina potrebbe non funzionare altrove”. Oppure non funzionerebbe neanche in Cina.
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