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Economia

Guerra Fredda del Petrolio: la Cina congela gli acquisti USA, un problema per i produttori americani

Per 3 mesi la Cina ha evitato il petrolio USA: un colpo devastante per i produttori americani di scisto. Gli USA invece liberalizzzano l’export di etano, materia prima dell’industria chimica

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La Cina ha evitato di acquistare petrolio greggio dagli Stati Uniti per tre mesi consecutivi, il periodo più lungo dal 2018, infliggendo un altro duro colpo ai produttori americani di scisto già alle prese con prezzi deboli e un aumento dell’offerta globale.

Secondo i nuovi dati del censimento statunitense pubblicati giovedì, la Cina non ha acquistato petrolio greggio americano a maggio, dopo un congelamento simile a marzo e aprile. Il divario si inserisce nel contesto delle tensioni commerciali in corso tra Washington e Pechino e ha trascinato le esportazioni totali di greggio degli Stati Uniti al livello più basso in oltre due anni. Il momento non potrebbe essere peggiore per i produttori di scisto. Il greggio di riferimento WTI è recentemente sceso sotto i 70 dollari al barile, con l’attenuarsi dei premi per il rischio geopolitico e il continuo aumento dell’offerta da parte dell’OPEC+.

Gli USA sbloccano l’Etano

Senza la domanda cinese ad assorbire i barili, gli esportatori statunitensi hanno meno opzioni a disposizione, il che fa temere un eccesso di offerta sul mercato interno e un’ulteriore pressione al ribasso sui prezzi. Mentre il commercio di greggio è in stallo, c’è movimento su un altro fronte: l’etano. Mercoledì, l’amministrazione Trump ha revocato le restrizioni alle licenze per le esportazioni di etano dagli Stati Uniti alla Cina.

La mossa revoca una norma di giugno che obbligava gli esportatori statunitensi come Energy Transfer ed Enterprise Products Partners a ottenere licenze speciali per ogni spedizione, creando di fatto un collo di bottiglia nel commercio dei liquidi di gas naturale.

La decisione del Dipartimento del Commercio riapre un flusso di esportazioni fondamentale. La Cina ha rappresentato il 47% di tutte le esportazioni di etano degli Stati Uniti nel 2024 e la ripresa del commercio dovrebbe invertire le recenti previsioni dell’EIA di un calo dei volumi. L’etano è utilizzato principalmente per la produzione di etilene, un componente fondamentale nella produzione di plastica e prodotti petrolchimici.

Tuttavia, il ritorno dei flussi di etano offre poco conforto ai produttori di greggio. Con la Cina che continua a snobbare il petrolio statunitense nonostante l’aumento delle importazioni dall’Iran e dalla Russia, le società di trivellazione di scisto dovranno affrontare un percorso difficile, a meno che le relazioni non si distendano o i prezzi non salgano. Molto probabilmente questo oro nero verrà verso i paesi UE


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