Economia
Chiude definitivamente lo stabilimento Audi a Bruxelles, 3000 licenziamenti definitivi
La notizia è definitiva: la fabbrica Audi chiude a Bruxelles. Le trattative in corso sono solo per per dare delle liquidazioni che, per quanto laute, non sostituiscono il lavoro
Le pressioni del governo belga e gli scioperi dei dipendenti non sono serviti a un bel niente. Nello stabilimento Audi di Bruxelles il conflitto sul piano sociale si sta intensificando e si va verso la soluzione più decisa : la chiusura definitva dell’impianto. Quello su cui si sta discutendo è come uscire, cioè il pacchetto di liquidazione e bonus che verrà pagato.
Secondo le informazioni della società, mercoledì (11 dicembre) la sesta e ultima trattativa è fallita. Un portavoce dell’Audi ha parlato alla stampa affermando che l’offerta è molto giusta, che i sindacati sono stati cattivi rifiutandola, e che quindi ora l’azienda parlerà direttamente ai dipendenti, con buona pace delle relazioni sindacali. Però quando la comunicazione è sulla fine del posto di lavoro, per quanto addolcita dal denaro, non sarà per niente facile da far accettare.
Audi spiega in concreto alla Passauer Neue Presse (PNP) : oltre all’indennità di preavviso prevista dalla legge, la filiale VW offre un proprio bonus aziendale volontario, che dipende dall’anzianità di servizio dell’individuo. «Nel complesso l’Audi spende per le indennità di fine rapporto più del doppio di quanto previsto dalla legge», spiega la portavoce.
C’è anche un esempio di come funziona questa offerta Audi: un dipendente con circa 17 anni di servizio presso Audi riceve un’indennità di fine rapporto lorda compresa tra 125.000 euro e 190.000 euro, a seconda della posizione. Secondo Audi l’aiuto nella ricerca di un lavoro avrebbe completato l’offerta. Per i rappresentanti dei lavoratori belgi questa offerta era quindi inadeguata.
Audi interromperà la produzione di veicoli nello stabilimento alla fine di marzo. Lo stabilimento della capitale belga rischia di chiudere dopo che la ricerca di un investitore è fallita e non sono state trovate alternative all’interno del gruppo Volkswagen. Anche le trattative per un piano sociale furono accompagnate da manifestazioni e tumulti .
Audi termina la produzione a Bruxelles: fallita la ricerca di investitori
A metà novembre è andata in fumo l’ultima speranza che un investitore potesse continuare a gestire lo stabilimento Audi di Bruxelles. “Il potenziale investitore del settore dei veicoli commerciali ha ritirato la manifestazione di interesse”, ha spiegato la filiale Volkswagen e che “la ricerca attiva degli investitori è stata completata”.
Audi aveva precedentemente annunciato che la produzione dell’auto a Bruxelles sarebbe terminata alla fine di febbraio 2025. Successivamente è stato negoziato con il comitato aziendale e i sindacati un piano sociale per i circa 3.000 dipendenti. Le conversazioni sono state accompagnate da proteste e atti di rivolta, tra cui il furto delle chiavi di auto nuove e l’incendio di pneumatici e pallet di legno.
“Si chiude una storia lunga 75 anni”
Ciò segna la fine di un’era in Belgio iniziata 75 anni fa : il primo veicolo uscì dalla catena di montaggio di Bruxelles il 7 aprile 1949. Prima di essere rilevato da Audi AG nel 2007, lo stabilimento apparteneva dal 1970 alla casa madre Volkswagen e qui furono costruite diverse serie di modelli popolari, come la VW Golf, la VW Polo, l’Audi A1 e l’Audi A3.
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