Attualità
Un po’ di chiarezza su tamponi e asintomatici: parole di medici
Flavio Poltrone, medico chirurgo ci spiega un po’ di confusione fatta dai media e chiarisce:
Mentre Matteo Bassetti, infettivologo alla clinica di malattie infettive e tropicali del San Martino a Genova, si chiede in un post se sia lecito, sensato e utile fare i tamponi a tutti quanti come si sta approntando a fare il nostro governo fantoccio dell’OMS/Cina.
Per inciso, chi sono i produttori di reagenti di tamponi? Altro inciso: ma non dichiarano nel bugiardino che i tamponi NON sono strumento valido diagnostico, ma solo strumento di ricerca clinica? Non danno i falsi positivi?
Contagi: ha senso fare tamponi a tutti?
Su proposta di alcuni microbiologi, ci sarebbe al vaglio del Comitato Tecnico Scientifico di aumentare il numero di tamponi dagli attuali 75/100.000 a 300.000.
Nel documento del 24 agosto (https://www.cdc.gov/coron…/2019-ncov/…/testing-overview.html) il Center for Disease Control di Atlanta (CDC) , il più prestigioso e scientifico ente al mondo per il controllo delle malattie infettive, chiarisce che il tampone non andrebbe fatto agli asintomatici né ai contatti di casi certi.
Al ritmo di 300mila al giorno, in 6 mesi avremmo testato l’intera popolazione italiana. Non serve, sia perché l’esito potrebbe mutare nell’arco di pochi giorni o ore, in caso di contatto con un infetto, sia perché ci pone di fronte a un dilemma: se fossimo tutti positivi, anche gli asintomatici, dovremmo chiudere tutto? Se avessimo il 3-4% della popolazione italiana positiva cosa faremmo?
Non ha senso: con questo virus si deve convivere, non esserne terrorizzati. Il modello di Vo’ Euganeo non è estendibile all’intero Paese. In quel caso si è isolato e testato un paese di 3 mila anime, meno di coloro che lavorano all’ospedale San Martino di Genova. L’Italia non è Vo’. Senza contare le ricadute in termini di costi immediati per eseguire i tamponi e di lungo periodo su un’economia già in ginocchio.
E’ importante avere a disposizione la possibilità e le risorse per arrivare a fare molti tamponi per le attività di screening, ma non ha senso prevedere di testare tutti.
Anche su questo la penso come il vice ministro della Salute @pierpaolosilleri: ho la forza e le risorse per poterli fare, ma non per questo devo farli a tutti a tutti i costi.
Quando fare il tampone?
Il tampone nel caso di persone sintomatiche, dove è necessario un isolamento fino a completa guarigione.
Il sistema dei tamponi deve essere uno strumento pronto ad intercettare nuovi focolai o viaggiatori provenienti da paesi ad alto rischio, ma non ha senso tracciare in modo indiscriminato.
E a scuola? Se volessimo essere sicuri che nessuno abbia il virus dovremmo eseguire i tamponi su tutti, tutti i giorni: è impossibile.
E poi la chicca da parte di un medico dell’asl di Roma 6:
Nforcheri 01/09/2020
Altri riferimenti
https://scenarieconomici.it/covid19-la-verita-sui-tamponi/
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