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«Chi pone il veto sul bilancio UE lo fa nel suo pieno diritto». Intervento di Marco Zanni al Parlamento Europeo

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L’intervento di Marco Zanni al Parlamento europeo è chiarissimo e dovrebbe andare in Eurovisione. Quindo furono scritti i trattati fu posto il diritto di veto proprio per garantire, in alcune condizioni, la minoranza. Se due paesi, Ungheria e Polonia, decidono di intervenire e porre il veto sul Bilancio Europeo e sul recovery Fund lo fanno nel loro pieno diritto e lo fanno dopo aver ben detto, fin da luglio, che legare il Bilancio e lo “Stato di diritto”  non era per loro accettabile Uno “Stato di diritto” che, fra l’altro, è fumoso e sembra essere niente altro che uno strumento di pressione politica di alcune parti politiche su altre.

Le Istituzioni sono scientemente andate avanti ed hanno provocato il veto, ed ora se la prendono con questi stati che non esercitano altro che i propri diritti. Ora si invoca un “Accordo intergovernativo” che non è un modo per aggirare due folli, ma è solo l’ammissione che le regole europee non funzionano e che allor possono essere disattese, ma solo quando lo vuole qualcuno di potente a cui non si può dire di no. Noi aggiungiamo che il raggiungimento di un “Patto intergovernativo” richiederà una nuova trattativa, dei nuovi patti, e non è detto che siano come i precedenti.


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