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CHI NON VUOLE VACCINARSI… E CHI RUBA I VACCINI

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I vaccini iniziano ad arrivare. Pochissimi, assolutamente insufficienti, utili solo per una bella sceneggiata di potere e per permettere a qualche Omo de’ Panza di prendersene un dose, ma risibili dl punto di vista operativo e come prevenzione nella diffusione del virus. Però tutto il battage pubblicitario predisposto dal Governo sembra essere inutile.

Infatti proprio gli operatori sanitari delle RSA, gli operatori più esposti e nell’ambiente più pericolo, sono anche fra i più scettici a volersi vaccinare. Nel Lazio solo il 10% degli operatori nelle case di risposo ha intenzione di vaccinarsi. I datori di lavoro pensano di obbligare i dipendenti a vaccinarsi considerandoli responsabili di eventuali contagi. Al di là dei problemi legali e di rapporti sindacali, se un operatore è negativo al test, come può aver contagiato altre persone?

Situazione simile in Piemonte, dove, ad un sondaggio, solo 1000 operatori su 3800 si sono detti disposti a essere vaccinati. Siamo ad una cifra fra il 25% ed il 30%, pochi, troppo pochi, per poter essere significativi.

Perchè tutto questo scetticismo fra persone che, comunque, hanno degli studi di base di medicina e dovrebbero saperne un po’ di più dell’uomo medio della strada? Semplicemente perchè veniamo da un anno di fallimenti completi, di scelte contraddittorie, di decisioni controproducenti. Mascherine, cure, medicinali, distanziamento, lockdown, tutte  cose fatte, disfatte e poi magari rivelatesi inutili. In mezzo a questi enormi errori poi nessuno ha pagato, nessuno ha lasciato la propri posizione, a nessun livello. AIFA blocca l’idrossiclorochina per poi essere smentita da un tribunale: qualcuno si è dimesso? No, nessuno. Come si può avere fiducia in un sistema in cui nessuno paga mai per i propri errori? Sembra molto l’Unione Sovietica.

Comunque a qualcuno il vaccino è stato utile. Il buon Vincenzo De Luca doveva fare la sua guapperia con il vaccino, e l’ha fatta. Passando davanti a qualcuno che ne aveva diritto si è impossessato di una dose del vaccino e se l’è fatta inoculare davanti ad un fotografo. Un gesto che ricorda molto il Duce che trebbiava il grano a Sabaudia, ma con il quale si è impossessato di una delle 700 dosi destinate alla Campania, pochissime, per mettersi in mostra. Praticamente a Napoli abbiamo una specie di nuovo Masaniello, che dovrebbe ricordarsi la fine che fece il suo precursore.


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