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Chi comanda il mondo? Segui i soldi…

Nella storia, almeno c’era chiarezza: il Re stava sul trono, il Papa sulla sedia gestatoria, il Dittatore al balcone. Tutti ben visibili e facilmente riconoscibili. Oggi invece, quando eleggiamo un Governo democratico, appena entra nella “stanza dei bottoni” sembra più un “call center” al servizio di interessi finanziari, che con le promesse elettorali c’entra come “i cavoli a merenda”.
E non succede solo in Italia: un po’ ovunque nel mondo, i Governi sembrano avere più padroni di un condominio litigioso.
Ma chi comanda, allora? E soprattutto: perché non si fa vedere?
Beh, qualche indizio c’è. È come nella Settimana Enigmistica: basta unire i puntini e il disegno viene fuori.
Breaking news (che i giornali fanno finta di ignorare)
Ecco la notizia: Larry Fink (CEO di BlackRock, cioè il più grande fondo di investimento del mondo) e André Hoffmann (vicepresidente della Roche, colosso farmaceutico svizzero) sono stati nominati co-presidenti del World Economic Forum (WEF), prendendo il posto del mitico Klaus Schwab, che dopo 50 anni ha detto: “ragazzi, mi ritiro”.
Il WEF dichiara di voler “migliorare lo stato del mondo”. Sì, certo.
La domanda vera è: migliorarlo per chi?
Agenda 2030, a chi conviene?
Gli incontri annuali del WEF sono diventati il festival del “decidiamo noi cosa fare del mondo”.
Si parla di Agenda 2030, di obiettivi globali, di governi che si devono allineare.
Nella teoria: collaborazione tra Stati, imprese e società civile.
Nella pratica: le multinazionali giocano a Risiko con i destini del pianeta, mentre noi guardiamo.
E ora, con Fink e Hoffmann alla guida, il messaggio è chiaro: le priorità non sono proprio il benessere dei cittadini, ma piuttosto quello dei grandi investitori.
I numeri della bestia (ops, della finanza)
BlackRock da sola gestisce 12.000 miliardi di dollari. Se poi mettiamo insieme anche Vanguard e State Street, con le quali ha partecipazioni azionarie incrociate, arriviamo a 27.000 miliardi. Tradotto: più di 12 volte il PIL dell’Italia.
Con questa potenza di fuoco, i governi sembrano più che altro studenti fuori sede a corto di soldi, che devono bussare al “papà finanziario” per un prestito. E indovina chi detta le condizioni?
I lupi travestiti da benefattori
Il WEF parla di emergenze sanitarie, climatiche, energetiche e via dicendo. Ma ogni “emergenza” sembra avere un denominatore comune: arricchire i soliti pochi super-ricchi. È un po’ come se i lupi venissero a spiegare al gregge come si gestisce un pascolo. Indovina chi ci rimette?
I lupi non possono risolvere i problemi del gregge. I lupi sono il problema del gregge.
Una buona notizia (finalmente)
La parte positiva è che sempre più persone stanno aprendo gli occhi. E non solo criticano, ma propongono soluzioni concrete per un’economia diversa: quella del benessere, quella che migliora la vita di tutti e non solo i conti correnti di chi già nuota nell’oro.
Se vuoi cominciare anche tu a smontare i meccanismi della grande finanza con un sorriso sulle labbra (che aiuta a digerire), hai due occasioni d’oro:
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Perché, come diceva Lincoln: puoi ingannare poche persone per molto tempo, o tante per poco tempo.
Ma ingannarle tutte per sempre? Eh no, quello non funziona.
Fabio Conditi
Presidente dell’associazione Moneta Positiva
http://monetapositiva.it/
Movimento culturale “Un Mondo Positivo”
https://unmondopositivo.it/
Canale YouTube Moneta Positiva à ISCRIVITI!
https://www.youtube.com/c/MonetaPositiva

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