Attualità
Centro Asia di fuoco: sparatorie fra Tagikistan e Kirghizistan
La violenza è scoppiata giovedì al confine tra Tagikistan e Kirghizistan, con gli scontri avvenuti in una parte scarsamente delimitata della frontiera, dove si incontrano i territori del Kirghizistan, del Tagikistan e dell’Uzbekistan, in un punto in cui ogni paese ha più enclavi nel territorio dei suoi Stati limitrofi.
Secondo quanto riferito, i problemi sono iniziati quando un veicolo tagiko è stato colpito da pietre dal lato kirghiso del confine. L’incidente ha innescato una risposta da parte della guardia di frontiera di entrambe le nazioni, con i militari che hanno sparato colpi di avvertimento prima di impegnarsi in uno scontro a fuoco l’uno contro l’altro, ha riferito lo Sputnik Tagikistan.
Secondo la guardia di frontiera kirghisa, lo scontro è iniziato per la prima volta quando un gruppo di civili tagiki ha bloccato la strada tra le città kirghise di Batken e Isfana, parte delle quali si trova nel territorio tagico.
Si dice che l’incidente sia stato risolto quando le guardie di frontiera delle due nazioni sono arrivate sul posto, ma l’esercito tagiko avrebbe aperto il fuoco in un’altra punto del confine, usando “mortai e lanciagranate”, secondo le loro controparti del Kirghizistan lato.
Funzionari tagiki hanno confermato la morte di un civile. Secondo quanto riferito, altri due civili sono stati feriti e 11 guardie di frontiera sono rimaste ferite a causa delle violenze. Le scaramucce hanno anche innescato l’evacuazione di più villaggi situati lungo il confine intrecciato.
L’incidente è l’ultimo confronto avvenuto sul confine complesso e scarsamente delimitato tra le due nazioni, che ha visto stati separati dichiarare le proprie frontiere dopo il crollo dell’Unione Sovietica. Precedenti gravi incidenti al confine tra Kirghizistan e Tagikistan sono esplosi lo scorso aprile, quando una disputa su un impianto di distribuzione dell’acqua ha provocato scontri che hanno provocato almeno 30 morti e più feriti. Il tutto in una zona in crisi, fra problemi energetici, che hanno recentemente portato a grandi blackout e una situazione internazionale complessa, fra rivolte in Kazakistan e talebani al potere in Afganistan. quello di cui non c’era bisogno era uno scontro armato fra due povere repubbliche
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