Euro crisis
C’E’ ANCORA QUALCUNO CHE DIFENDE IN BUONA FEDE L’EURO?
Qui a Scenari Economici siamo in attesa ormai da mesi che ci venga inviato uno scritto scientifico che, al di là delle solite affermazioni di massima , sia in grado dimostrare scientificamente i vantaggi derivanti dall’euro. I nostri autori lo han chiesto a destra ed a manca a tutti gli accademici difensori dell’euro, ma , salvo qualche banalità, non si è ricevuto nulla.
Al contrario si accumulano articoli e posizioni politiche a critica della moneta unica, sempre più decise e fondate su dati e situazioni reali.
Conosciamo tutti CLAUDIO BORGHI, e la sua posizione come responsabile economico della Lega e acerrimo critico della moneta unica. Sappiamo che le sue posizioni, condivise dal Segretario Salvini, stanno spingendo pure i riluttanti alleati di FI a prendere posizione più critiche, ancorché non ancora ben chiare , nei confronti della moneta di Francoforte.
Conosciamo le posizione antieuriste di GIORGIA MELONI, ben spiegate al convegno del tre ottobre e che potete trovare nel nostro spazio youtube.
Già da tempo anche il Movimento 5 Stelle ha preso una posizione nettamente anti-finanza ed anti euro, posizione ribadita da quest’articolo, uscito proprio oggi nel blog www.beppegrillo.it e che troverete per esteso QUI.
Da questo articolo, che cita tra l’altro Rinaldi, Sapir, Bootle e Mosler, prendiamo questa frase :
“Vi poniamo una domanda: quale tipo di futuro volete dare ai vostri nostri figli?
Quello che gli consentirebbe di autodeterminarsi come popolo, o un avvenire schiavo del ricatto degli squali della finanza? Prima di urlare la tesi del complottismo ad ogni costo riflettiamo e informiamoci. Ragionare in una sola direzione non ha mai portato ad alcun tipo di accrescimento umano.
Anzi, l’esatto opposto.”
Il problema è che ormai economisti e politici in buona fede e di proveniente politiche opposte giungono tutti alla medesima conclusione che la moneta unica sia uno dei maggiori mali che sta affossando l’economia e la democrazia in Europa. Ormai persino paesi nordici, come la Finlandia, vedono la nascita di movimenti NO EURO.
Ora il fallimento dell’Euro è entrato anche nella BCE: quando Draghi afferma che bisogna allagare il QE perchè non si riescono a raggiungere gli obiettivi di inflazione (leggi crescita) necessari alla sopravvivenza dell’Unione , nello stesso tempo riconosce che l’Euro non è stato , in modo autonomo, in grado di garantire una crescita economica decente all’area della moneta unica ! Una dichiarazione di resa e di impotenza , che non potrà portare a nessun risultato positivo, anche con un allargamento del QE: a causa dei vincoli di bilancio degli stati, così fortemente voluti per la creazione dell’euro, i QE anche sui titoli locali NON porterà a risultati significativi, se non la distruzione del risparmio. Draghi dovrebbe mandare delle buste infarcite di euro direttamente a casa dei cittadini, per ottenere qualche risultato. Se si assisterà a qualche forma di crescita sarà solo per la svalutazione attesa dell’euro nei confronti del dollaro, ma questo è più un successo della FED che della BCE.
Insomma ancora una volta l’Euro si rivela il male d’Europa.Speriamo se ne esca presto. A difenderla son rimasti solo trader parassitari, speculatori, politici e mantenuti, tutta gente che può cercare anche diverse occupazioni
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