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Cambiare conto corrente: 10 consigli per scegliere l’opzione più adatta

Come scegliere la soluzione più conveniente per le proprie finanze

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Insoddisfatti della propria banca, desiderosi di chiudere il vecchio conto corrente per aprirne uno nuovo, ma allo stesso tempo smarriti di fronte alla giungla di offerte degli istituti di credito: come scegliere la soluzione più conveniente per le proprie finanze?

I bisogni di un risparmiatore variano in base a diversi fattori, come l’età, la professione, la composizione del nucleo familiare, l’abilità e disponibilità ad usare le nuove tecnologie. Perciò non ci sono soluzioni prêt-à-porter, confezionate in serie e buone per tutte le stagioni, nel campo della gestione delle finanze personali.

Ma per rispondere a questi interrogativi, per trovare il conto corrente con l’offerta migliore, per avere una panoramica sulle proposte più vantaggiose c’è ConfrontaConti.it che aiuta i risparmiatori che volessero cambiare conto corrente. Ecco 10 consigli pratici da seguire per scegliere la soluzione più in linea con le proprie esigenze:

  1. Informarsi. Non accontentarsi mai della prima offerta, ma valutare più proposte: ormai tutte le banche hanno un proprio sito Internet in cui spiegano nei dettagli i propri conti correnti e permettono anche di scaricare il relativo foglio informativo, che è necessario leggere con attenzione per conoscere le condizioni economiche e contrattuali previste dalla banca.
  2. Controllare i costi. Verificare a quanto ammonti il canone annuale di tenuta del conto corrente, così come se la carta di debito sia inclusa o meno e se i prelievi di contanti da sportello ATM prevedano commissioni. E ancora: se la domiciliazione di utenze (le bollette, per esempio), l’accredito di stipendio o pensione, o il bonifico abbiano o meno dei costi e se li prevedono, a quanto ammontino. Così come se per i nuovi clienti ci siano sconti, promozioni, omaggi. Qualora il conto sia presentato come “a zero spese”, è consigliabile esaminare se sia per sempre, oppure soltanto per i primi 12 mesi. Se dal secondo anno sono previsti dei costi, controllare se ci siano o meno promozioni per azzerarli.
  3. Validità delle promozioni. Sconti, cashback, buoni regalo, buoni carburante, conti deposito con rendimenti garantiti: sono alcune delle offerte abbinate a un conto corrente che le banche mettono in campo per attirare nuovi clienti. Prima di aprire un conto, verificare quanto durino queste offerte e quali vincoli ci siano allo scadere dell’offerta stessa.
  4. Priorità al taglio delle spese. Abbattere i costi fissi di gestione di un conto corrente e le relative commissioni applicate sulle principali operazioni permette di risparmiare anche fino a 100 euro l’anno. Considerato che il conto corrente serve per la gestione delle spese mensili, nella scelta è bene non farsi attrarre dalle “voci” di rendimento sui depositi vincolati o sui depositi liberi, che magari possono anche arrivare a offrire tassi di interesse allettanti.
  5. Servizi a pacchetto o a consumo. Con la prima opzione, i costi del conto corrente non dipendono dal numero delle operazioni che si eseguono, tanto che è possibile svolgere sul conto un numero illimitato di operazioni, oppure c’è un numero minimo di operazioni gratuite e per le successive è previsto un costo. È quindi un’opzione consigliata a coloro che effettuano un uso molto frequente del conto nell’arco di un anno. Con la seconda opzione, i costi di tenuta del conto variano in base al numero delle operazioni eseguite: più se ne fanno, più si spende.
  6. Saldo negativo. Lo sconfinamento del saldo, il cosiddetto “andare in rosso”, cioè fare uno o più pagamenti che eccedano la disponibilità della somma presente sul conto, prevede commissioni molto salate e l’essere segnalati alla Centrale rischi della Banca d’Italia come “cattivi pagatori”, anche per una somma esigua di appena 100 euro. Per cui, prima di aprire un conto corrente, è sempre meglio leggere con attenzione le condizioni contrattuali dello sconfinamento.
  7. Conti correnti online. Con apertura e gestione tramite Internet o app sono di solito a zero spese per sempre o per il primo anno, mentre dal secondo hanno canoni molto bassi. Economici, ma anche convenienti perché fanno risparmiare tempo non dovendo più andare in filiale per qualsiasi operazione e con possibilità di operare sul conto 24 ore su 24, 7 giorni su 7 (inclusi i festivi).
  8. Carte di debito, credito e prepagate. Nel foglio informativo di un conto corrente leggere se le carte di debito, credito o prepagate siano incluse o meno, se abbiano o meno un canone annuo, se abbiano una versione fisica e virtuale e per quest’ultimo a quali wallet sia collegata. Controllare se siano previste commissioni per il prelievo di contanti da sportelli ATM di altre banche e per i pagamenti effettuati all’estero. Per le prepagate, attenzione anche ai costi di ricarica.
  9. Sicurezza. I servizi di home banking e mobile banking devono prevedere un’autorizzazione a due fattori (oltre alla propria password, è richiesto un codice che arriva direttamente sul cellulare registrato), oppure quelli più moderni si avvalgono del riconoscimento biometrico tramite volto, impronta digitale, o voce.
  10. Monitorare le condizioni contrattuali. Dopo aver aperto il conto corrente, è necessario che il correntista controlli periodicamente le condizioni contrattuali e legga con attenzione le comunicazioni che la banca invia. Spesso questi documenti e avvisi contengono modifiche contrattuali importanti, oppure variazioni dei costi di canone e commissioni. Non dimenticando che per le banche, il silenzio vale come assenso.

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