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Economia

Calo del traffico aereo USA: un pessimo segnale per l’economia a Stelle e Strisce

Le principali compagnie aeree USA indicano un calo nel traffico passeggeri dovuto in parte agli incidenti aerei di gennaio, sia a un peggioramento del clima economico che rende consumatori e aziende più cauti

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Aeromobile dell'American Airlines

Tre delle principali compagnie aeree statunitensi hanno lanciato l’allarme su un rallentamento della domanda interna, spingendole a rivedere al ribasso le previsioni di ricavi e utili per il primo trimestre.

American Airlines ha ridimensionato le sue prospettive, citando una “debolezza” nella domanda di viaggi nazionali per svago e l’impatto di un incidente aereo avvenuto a fine gennaio.

Anche l’amministratore delegato di United Airlines ha espresso preoccupazione per la debolezza della domanda interna, prevedendo “tempi economici più difficili”.

Aereo United Airlines

Questi commenti seguono un avviso sugli utili lanciato da Delta Air Lines, che ha indicato un calo della fiducia dei consumatori e delle imprese a causa dell'”incertezza” economica. Queste revisioni negative sono tra i segnali più evidenti di un’erosione nella fiducia dei consumatori e delle aziende, per un panorama economico mondiale incerto.

Un calo della domanda di viaggi aerei è un segnale di un potenziale declino più ampio della fiducia dei consumatori negli Stati Uniti.

American Airlines ha specificato che “l’ambiente dei ricavi è stato più debole del previsto a causa dell’impatto del volo 5342  (la collisione aerea a Washington) e della debolezza nel segmento nazionale dei viaggi di piacere, soprattutto a marzo”. La compagnia ora prevede una crescita dei ricavi “piatta” rispetto all’anno precedente e una perdita rettificata di 60-80 centesimi per azione in questo trimestre. Solo due mesi fa, aveva previsto una crescita dei ricavi del 3-5% e una perdita rettificata di 20-40 centesimi per azione.

Scott Kirby, amministratore delegato di United, ha dichiarato che la debolezza della domanda interna “è iniziata con il governo”. I clienti del settore pubblico rappresentano circa il 2% del business della compagnia, mentre consulenti, appaltatori e settori affini al governo costituiscono un ulteriore 2-3%. La spesa di questi clienti è “attualmente in calo di circa il 50%, quindi un impatto piuttosto significativo nel breve termine”, ha aggiunto. “E abbiamo visto che una parte di questo si è riversata sul mercato interno dei viaggi di piacere”.

Kirby ha anche notato un “forte calo del traffico canadese verso gli Stati Uniti”. Le relazioni tra i due paesi sono tese da quando l’ex presidente Trump ha annunciato dazi sulle importazioni canadesi, provocando ritorsioni da parte di Ottawa.

Aereo Delta Airlines

Delta ha affermato che si aspetta che tutte le compagnie del settore stiano “sperimentando una qualche forma” della debolezza osservata nel settore. “Di fronte alla quantità di incertezza macroeconomica esistente, penso che le persone siano troppo caute e stiano tirando un po’ indietro sui viaggi”, ha detto Ed Bastian, CEO di Delta, aggiungendo che i clienti sono “in attesa di vedere cosa succederà” su questioni come il commercio, i dazi doganali e i cambiamenti di politica macroeconomica. Un altro fattore che incide sulla domanda è “il consumatore nazionale, più sensibile al prezzo”.

Il calo del traffico aereo è quindi legato a un calo della fiducia dei consumatori e delle imprese dovuto a incertezze economiche generali, in particolare quelle legate alle politiche commerciali e macroeconomiche. Questo si traduce in una riduzione della spesa per i viaggi di piacere e, più in generale, in un calo dei consumi, un segnale negativo per l’economia statunitense.

Il settore aereo, quindi, funge da indicatore anticipatore di una possibile frenata economica più ampia, con ripercussioni anche su altri settori legati al tempo libero, come le compagnie di crociera, anch’esse in ribasso in borsa. Del resto abbiamo perfino accennato al fatto che un rallentamento economico in questa fase potrebbe benissimo fare parte delle strategie di Trump.


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