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Callipo: altra eccellenza italiana che rischia di saltare, per il caro energia. Il tutto nell’indifferenza delle istituzioni

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La Callipo conserve è una realtà nota della Calabria, che si è nel tempo evoluta in un piccolo gruppo con interessi che si sono allargati dal conserviero, settore in cui esistono da 100 anni, al turistico e all’alimentazione. Circa 400 dipendenti, una realtà importante per una regione affamata di lavoro, e di lavoro buono, come la Calabria.

Eppure questa azienda sana sta iniziando a licenziare ed è possibile che, in futuro, debba mettere tutti in cassa integrazione: prima l’aumento della banda stagnata e dei barattoli, che provengono dalla Cina e hanno visto un +40% nel valore. però il vero colpo lo hanno dato, come a tutto il settore conserviero, che lavora e sterilizza con il calore, i prezzi del gas e dell’elettricità. le dimensioni del disastro le spiegano gli stessi proprietari a lacnews:

“Nel luglio 2021 – spiega –  pagavamo una bolletta elettrica di 21.700 euro, nel luglio 2022 abbiamo ricevuto una bolletta di 167.000 euro. Per il gas, nel 2021 avevamo pagato 51.000 euro, mentre quest’anno sono diventati 181.000. Se sommiamo questi dati, nel luglio del 2021 abbiamo avuto un costo energetico di  di 77.800 euro nel luglio 2021. Quest’anno siamo siamo arrivati a 348.400 euro. Alla fine di settembre arriveremo a pagare 400.000 euro. Una situazione che non riusciamo a sopportare. Allora preferiamo intervenire adesso per evitare problemi più gravi dopo”.

In realtà i prezzi sono previsti come ben peggiori durante l’inverno, per cui l’azienda ha ragione ad avere paura per il futuro, nel frattempo ha iniziato a non rinnovare i contratti a termine, quindi ha messo i lavoratori restanti a turno in cassa integrazione. Il timore è che poi anche il consumo si fermi, per la crisi e che quindi vada tutto a quel paese.

Questa è l’ennesima azienda  antica italiana, quella che i media chiamano “Eccellenza”, che non si sa se sopravvivrà il prossimo inverno, mentre il governo ha paura a fare uno scostamento di bilancio. Ammettiamo che sia necessario aiutare la Callipo con tre milioni di euro per ridurre le bollette per il prossimi nove mesi, ad esempio, quale sarebbe poi il danno derivante dal NON dare questi soldi, in termini di disoccupazione e di danno al tessuto sociale . Eppure il governo ancora tentenna sullo scostamento di bilancio. Scommettiamo che interverrà quando sarà troppo tardi con una spesa aumentata per tre?

 


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