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Caccia di sesta generazione: FCAS, Tempest e GCAP. A che punto sono i caccia europei

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A che punto sono i programmi per i caccia di sesta generazioni in Europa? Perché, ricordiamolo, anche in questo settore il Vecchio Continente si presenta diviso.

Prima di tutto abbiamo due programmi diversi con lo stesso nome. I due principali consorzi europei che stanno sviluppando i nuovi caccia hanno  deciso di riferirsi ai loro programmi come Future Combat Air System (FCAS). A complicare ulteriormente le cose è stato l’accordo firmato nel dicembre 2022 da Regno Unito, Italia e Giappone che ha dato vita al Global Combat Air Programme (GCAP), in qualche modo collegato e allo stesso tempo indipendente dallo sforzo del Regno Unito per il FCAS. 

Partiamo dalle basi. Il Regno Unito ha segnalato per la prima volta l’intenzione di lanciare una Future Combat Air System Technology Initiative – tecnicamente nota come FCAS TI, ma da allora ampiamente abbreviata in FCAS – nella Strategic Defence and Security Review del 2015.

La FCAS avrebbe dovuto attingere alle tecnologie industriali britanniche per creare un nuovo velivolo o un insieme di “capacità future” per sostituire gli Eurofighter Typhoon della Royal Air Force. Anche in una fase così precoce e senza requisiti certi, Londra ha deciso di concentrarsi su un approccio “internazionale per progettazione” che avrebbe aiutato a “definire la migliore struttura di partenariato” in grado di sviluppare un velivolo di sesta generazione e massimizzare il potenziale di esportazione, secondo la Combat Air Strategy del 2018.

Come definito da un legislatore britannico nel 2019, “il termine Future Combat Air System potrebbe riferirsi a una serie di progetti o sistemi aerei internazionali in fase di sviluppo, compreso il programma britannico per sostituire le capacità del Typhoon a partire dal 2040”.

In linea con la Combat Air Strategy, l’allora segretario alla Difesa britannico Gavin Williamson ha svelato il “concept aircraft” Tempest al Farnborough Airshow del 2018, con i fornitori britannici BAE Systems, Leonardo, MBDA e Rolls-Royce elencati come partner del “Team Tempest” e supportati dal Rapid Capabilities Office della RAF. A livello nazionale, il Regno Unito è in squadra con l’Italia in questo sforzo.

Quindi FCAS britannico-italiano e Tempest non sono la stessa cosa

FCAS è la “famiglia di sistemi” e comprende lo sviluppo di altre tecnologie e la progettazione di un futuro caccia. Tempest è lo sforzo di ricerca e sviluppo per i caccia – il Regno Unito non ha un budget fisso per acquistare un numero X di Tempest entro una data Y. Il prodotto finale potrebbe anche non essere realizzato. Il prodotto finale potrebbe anche non essere conosciuto con quel nome. Tempest quindi è solo un passaggio, un dimostratore e magari non definitivo.

Come è entrata l’Italia nel FCAS britannico

Con una dichiarazione di intenti del settembre 2019, l’Italia ha aderito all’iniziativa FCAS e l’industria britannica e italiana hanno deciso di collaborare allo sviluppo di un futuro caccia.

La motivazione che ha spinto l’Italia a unirsi allo sforzo guidato dal Regno Unito è stata chiarita dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Luca Goretti, quando ha affermato che l’Italia potrebbe svolgere un ruolo maggiore nel progetto rispetto al programma FCAS franco-tedesco-spagnolo (ci arriveremo), secondo quanto riportato da Reuters. Insomma Germania e Francia volevano Leonardo nell’angolo, e allora Leonardo si è aggregata agli inglesi.

La Svezia accede al progetto britannico

Per quanto riguarda la comprensione delle nuove partnership e la loro interconnessione, le cose si sono complicate dal momento in cui il Regno Unito e la Svezia hanno firmato un memorandum d’intesa nel luglio 2019 su un “programma congiunto di sviluppo e acquisizione di velivoli da combattimento” che copre “nuovi concetti per soddisfare i requisiti futuri di entrambe le nazioni”. Nonostante i rapporti che hanno successivamente collegato la Svezia a Tempest, l’unica partnership che è stata stretta tra Stoccolma e Londra riguarda le tecnologie FCAS, al contrario di una partnership per i soli jet da combattimento. Secondo Janes, anche il produttore svedese Saab ha dichiarato di essere “ai margini” del FCAS, segno che l’attività industriale si è notevolmente raffreddata.

Cos’è il GCAP?

Annunciato alla fine del 2022, il GCAP, che coinvolge Regno Unito, Italia e Giappone, ha come obiettivo finale la consegna di un caccia di sesta generazione entro il 2035, supportato da velivoli senza equipaggio o da fedeli droni da combattimento, nuove armi e sistemi di dati avanzati. I jet da combattimento e i velivoli di supporto in fase di sviluppo sostituiranno gli Eurofighter Typhoon britannici e italiani e le piattaforme Mitsubishi F-2 nel caso del Giappone. Questo caccia potrebbe essere un derivato del Tempest, come non esserlo.

Quando inizierà la fase di sviluppo del GCAP?

Il lancio di un “concetto di piattaforma centrale” GCAP inizierà nel 2025, con la firma di un accordo di condivisione dei costi da parte di tutti i partner. Secondo il Ministero della Difesa britannico, l’accordo si baserà sulla “valutazione congiunta dei costi e dei bilanci nazionali”. Il Regno Unito ha dichiarato di essere “aperto ad esplorare le modalità di coinvolgimento di altri partner con vantaggi reciproci che potrebbero includere la condivisione di competenze e costi di sviluppo”, per cui GCAP potrebbe vedere nuovi partner.

Quando volerà in dimostratore Tempest?

Il Regno Unito ha in programma di far volare un Tempest dimostratore nel 2027, che servirà a comprendere meglio le capacità dei nuovi jet da combattimento. Il prossimo caccia del Regno Unito e dell’Italia potrebbe assomigliare molto al Tempest, oppure le lezioni apprese potrebbero significare che la strada da percorrere è quella di un progetto completamente nuovo. Non lo sapremo per anni, e questa evoluzione potrebbe includere anche GCAP.

Perché il Giappone si unisce a un progetto di caccia “europeo”?

Nonostante possa sembrare strano che il Giappone si sia introdotto in un progetto con il Regno Unito e l’Italia, Tokyo è stata fortemente coinvolta nel FCAS a livello industriale prima della firma del GCAP. A questo proposito, la collaborazione di più alto profilo tra Regno Unito e Giappone è stata annunciata nel dicembre 2021, quando le due parti hanno concordato un programma congiunto di dimostratori di motori per i futuri caccia, guidato da Rolls Royce e BAE Systems per il Regno Unito e da Mitsubishi Heavy Industries e IHI per il Giappone.

I vantaggi per il Regno Unito e l’Italia potrebbero essere significativi, poiché il Giappone ha un notevole peso economico da offrire mentre continua ad aumentare la spesa per la difesa per contrastare la minaccia della Cina. Tokyo ha anche sperimentato attivamente nuove tecnologie per i jet stealth, avendo presentato un prototipo di X-2 nel 2016.

Con queste risorse il programma anglo italiano diventa molto più interessante.

A che punto è il FCAS a cui lavorano Francia Germania e Spagna?

Se vi può essere d’aiuto, potete chiamarlo Système de combat aérien du futur (SCAF)  invece del termine inglese FCAS,  ed è stato nunciato al Salone aeronautico di Parigi 2019 a Le Bourget. In effetti, è quello che i francesi tendono a usare di più in questi giorni – anche se, in linea con il tema della confusione generale, gli spagnoli spesso usano ancora FCAS. I nuovi caccia sostituiranno i Rafale francesi e gli Eurofighter Typhoon tedeschi e spagnoli.

FCAS franco-tedesco

Progetto FCAS franco tedesco, a livello di sola sagoma

Come si configura?

SCAF è di fatto un termine ombrello per coprire un sistema d’arma di nuova generazione (NGWS) che a sua volta copre tre aree chiave: un caccia di nuova generazione (NGF); vettori remoti (RC) o velivoli ausiliari e una capacità di rete Air Combat Cloud (CC).

Quali sono le principali fasi di sviluppo?

Airbus e Dassault – i due principali contraenti del dimostratore NGF – hanno firmato un contratto di Fase 1B nel dicembre 2022, aprendo la strada allo sviluppo di un prototipo NGF. Il velivolo dovrebbe volare per la prima volta nel 2029, con un ritardo di due anni rispetto alla tempistica originale a causa di disaccordi sulla condivisione del lavoro tra Airbus e Dassault. La piena operatività dell’NGF è prevista per il 2040. Indra guida gli sforzi dell’industria spagnola.

Comunque il progetto è già in ritardo rispetto al FCAS-Tempest almeno di un paio d’anni.

I test dei prototipi dell’NGF coincideranno con una serie di altre attività industriali, tra cui dimostrazioni di motori, RC, ACC, sensori e bassa osservabilità.

Perché la cooperazione è spesso apparsa non fruttuosa?

Storicamente, i programmi di difesa congiunti franco-tedeschi sono stati irti di difficoltà e il FCAS sembra seguirne l’esempio. Oltre ai soliti litigi per la condivisione del lavoro – i grandi programmi di difesa europei sono spesso legati ai vantaggi economici interni quanto alla sicurezza nazionale – c’è un netto divario nei requisiti operativi dei futuri caccia tra le due parti. Il più grande: le missioni di consegna nucleare e di attacco a lungo raggio sono in prima linea nelle ambizioni francesi, ma non per la Germania, che ha sempre dovuto affrontare politicamente l’opposizione a dotare gli aerei di armi nucleari e si è impegnata ad acquistare l’F-35 per questa missione. Al contrario i progetti anglo – italo – giapponesi non hanno questi problemi.

Quindi, per riassumere,, abbiamo: 

  • FCAS: REGNO UNITO
  • Tempest: Regno Unito, Italia e Giappone
  • GCAP: Regno Unito, Italia e Giappone
  • SCAF/FCAS: Francia, Germania e Spagna

 


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