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Breve stupidario economico della campagna elettorale. Prima puntata: “Il tetto del gas”

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Se avremo tempo vorremmo scrivere un BREVE STUPIDARIO delle cavolate economiche che si ascoltano in questi giorni nei programmi televisivi quando qualche politico è ospite. Mi è venuto questo discorso quando ascoltavo un talk show televisivo e alla domanda “Come pensate di risolvere la crisi delle bollette” l’aspirante deputato verde rosso ha risposto “Imponendo il tetto al prezzo del gas”. E li mi è venuto uno schlero.

Quindi cerchiamo di spiegare in modo facile le maggiori CAVOLATE che sentirete nei programmi elettorali, in modo che possiate pesare bene la qualità dei candidati.

Iniziamo proprio con il TETTO SUL PREZZO DEL GAS.

La definizione è generica, puo essere intera in 100 modi diversi. Volendo riassumere possiamo interpretarla come:

  1. come tetto al prezzo al dettaglio, cioè alle bollette;
  2. come tetto al prezzo di acquisto all’ingrosso, secondo il concetto di “Cartello” definito da Draghi

Nel primo caso non si tratta d’altro che una sovvenzione delle bollette dei cittadini. Se fisso il prezzo del gas, con un tetto al dettaglio , a quel punto qualsiasi cifra superiore sarà a carico dello stato. Quindi tutto diventa un problema di bilancio dello stato, di disponibilità finanziarie da utilizzare a questo scopo. Sicuramente Draghi non lo farà e , visto che la Germania vuole reintrodurre i vincoli di bilancio, sarà ben difficile vedere una politica del genere implementata quest’inverno.

Il caso numero 2 invece è il famoso tetto sul prezzo che è Draghi voleva porre, con un cartello dei compratori, ai venditori di gas naturale, anche liquido. C’è però un problema: il consumo europeo di gas nel 2021 veniva ad essere meno del 10% del consumo mondiale di gas naturale. Con una percentuale del genere non si impone nessun prezzo e non si fa nessun cartello, ma ci si esclude dal mercato.

Chi vi dice che la soluzione al problema dell’energia e delle bollette stellari passa per un tetto del prezzo vi dice nel primo caso una mezza verità, perché non spiega la copertura, e nel secondo caso una bella falsità, perché l’Europa non può imporre nessun tetto dei prezzi. A meno che non si intenda spingere a produrre tutto il fabbisogno di gas nazionale con fonti interne, nel qual caso si potrebbe pensare a un tetto del prezzo, peccato che questa soluzione fa parte della fantascienza più che della realtà.

Quindi non fatevi fregare!!!

 


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