Economia
La più grande raffineria d’Europa, BP Rotterdam, completamente ferma. Senza 400 mila barili di carburanti, tensione sui mercati
Stop totale alla raffineria BP di Rotterdam: 400.000 barili/giorno di capacità offline. Un duro colpo alle forniture di carburante in Europa proprio all’inizio della stagione estiva. Si temono tensioni

La raffineria BP di Rotterdam ha messo fuori servizio entrambe le sue unità di greggio martedì mattina, secondo quanto riferito da Reuters, citando la società di consulenza energetica Wood Mackenzie.
Un’unità di greggio con una capacità di 200.000 barili al giorno (bpd) è stata messa fuori servizio martedì mattina. Questo fa seguito alla chiusura dell’altra unità di greggio da 200.000 bpd all’inizio di maggio per manutenzione programmata. quindi 400.000 mila barili di capacità di raffinazione fuori gioco, la produzione di petrolio di una piccola nazione.
La raffineria di Rotterdam è una delle più grandi d’Europa e ha una capacità di lavorazione di 400.000 bpd di greggio, pari a 19 milioni di tonnellate all’anno, ora tutta questa produzione è fuori gioco, con una notevole rottura delle catene logistiche.
Nello stabilimento, BP produce benzina, diesel, carburante per aerei, GPL, olio combustibile e materie prime per l’industria petrolchimica. La raffineria rifornisce tutte le stazioni di servizio BP nei Paesi Bassi ed esporta carburanti negli Stati Uniti, in Germania, Belgio, Lussemburgo, Svizzera e Regno Unito.
La riduzione della capacità di raffinazione in Europa potrebbe aumentare i margini di raffinazione per le altre raffinerie in un momento in cui inizia la stagione dei viaggi e il periodo di picco della domanda annuale. La chiusura di impianti di raffinazione e la resilienza della domanda di carburante hanno reso più tesi i mercati globali dei carburanti nelle ultime settimane, a vantaggio delle raffinerie di tutto il mondo.
I margini di raffinazione sono aumentati quest’anno e a maggio hanno raggiunto il margine composito globale più alto in oltre un anno. Con l’inizio della stagione dei viaggi e l’avvicinarsi dell’estate, il picco della domanda nell’emisfero settentrionale è ormai arrivato.
Le raffinerie, comprese le grandi raffinerie statunitensi, stanno beneficiando dei margini più elevati, anche se questi sono ben al di sotto dei livelli record registrati nel 2022 durante le turbolenze del mercato petrolifero.Tuttavia, secondo i dati di Wood Mackenzie citati da Reuters, i margini di raffinazione globali compositi hanno raggiunto 8,37 dollari al barile a maggio, il livello più alto dal marzo 2024.
Durante il secondo trimestre, i margini più elevati e la domanda hanno rappresentato una manna per le raffinerie, che nel primo trimestre dell’anno avevano registrato un aumento delle attività di turnaround e margini di raffinazione deboli. evidentemente qualcosa però non ha funzionato con BP che ora, chiusa, rischia di non poter approfittare di questa situazione. Non è impossibile che vi siano tensioni sui mercati europei se questo problema non sarà risolto in tempi brevissimi, vista la dimensione produttiva dell’impianto fermo e la rigidità di offerta degli altri impianti.
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