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BORGHI: TORNIAMO ALLE BASI. Se non ci sono fondi la colpa è delle non-scelte del Governo

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Interessante discorso di  Claudio Borghi che, ripercorrendo le basi su come si crea il budget dello stato e, soprattutto, su come si modifica, ci spiega, con grande chiarezza, che se non ci sono soldi la colpa non è del destino cinico e baro, ma di un governo tentennate e non in grado nè di programmare nè di eseguire la spesa pubblica. L’unica cosa che ha realizzato è nascondere il proprio fallimento dietro il fumo dei fondi europei, che invece non c’entrano nulla, in questa fase.

Come funziona la programmazione della spesa dello stato, anche in un momento di emergenza:

  • prima di fissa il “Deficit”, quanto si vuole spendere;
  • quindi si definisce il come spenderli, le misure operative;
  • infine si trova la copertura, al limite emettendo il nuovo debito.

La verità, che è sotto gli occhi di tutti, è che il governo ha sbagliato in modo clamoroso gli interventi di programmazione e di  realizzazione della spesa:

  • mentre tutti già vedevano il disastro economico, Borghi parlava di 100 miliardi di perdita del PIL, (Scenarieconomici ai primi di marzo parlava di una cifra fra i 100 ed i 200 miliardi) è partito con 3,6 miliardi;
  • poi è passato a 25, poi, a fine aprile, a 50,ma intanto nessuno aveva ricevuto nulla. Ora perfino Banca d’Italia dice che la variazione del PIL sarà fra il 10 ed il 15% cioè fra i 180 ed i 270 miliardi.
  • Quindi i soldi mancano perché non è partito il primo passo della programmazione, o meglio è partito con grandissimo ritardo. Poi ovviamente è mancata, o è stata lacunosa, la sua applicazione com misure fi spesa pasticciate come i 600 euro,
  • Il problema della copertura è solo successivo e per ora non si è posto perché l’unica copertura è stata con il debito pubblico. I vari fondi europei sono stati solo uno strumento di distrazione di massa..

Un ottimo intervento che vi proponiamo grazie ad Inriverente


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