Bocciata la Commissione: i 3,4 miliardi pagati a KML durante il Covid erano aiuti di stato

La Corte di Giustizia Europea ha praticamente annullato la precedente approvazione di 3,4 miliardi di euro di aiuti di stato ricevuti da KLM durante la crisi del coronavirus, dichiarandoli aiuti di stato illegali. La causa era stata intentata dalla compagnia aerea Ryanair, che considerava il sostegno COVID-19 da parte del governo olandese una concorrenza sleale.

Il tirbunale ha espresso il proprio verdetto contro la Commissione Europea che aveva autorizzato i Paesi Bassi a concedere aiuti di Stato nel 2020. Secondo il Tribunale dell’UE, la Commissione europea “ha commesso un errore nel definire i beneficiari dell’aiuto di Stato concesso”. Non ha indagato a sufficienza se solo KLM e le sue filiali avrebbero beneficiato del sostegno del governo olandese, e non anche Air France e la holding Air France-KLM in cui le due compagnie aeree sono riunite.

Il Tribunale ha concluso che “la holding Air France-KLM e Air France potevano beneficiare, almeno indirettamente, del vantaggio concesso dall’aiuto di Stato in questione”.

La Commissione europea e KLM possono presentare ricorso contro la sentenza e appare molto probabile che KLM lo farà.

A dicembre, il tribunale dell’UE ha emesso una sentenza identica sugli aiuti di stato francesi ad Air France durante la pandemia. Secondo il tribunale, anche KLM avrebbe potuto beneficiare degli 11 miliardi di euro che Air France e la holding hanno ricevuto dallo Stato francese.

La sentenza segue quella di maggio 2023 con cui la Corte aveva bocciato la ricapitalizzazione da 6 miliardi di euro effettuata dallo Stato tedesco a favore di Lufthansa, affermando che anche in quel caso la Commissione, accettando che non fossero considerati aiuti di stato, aveva evitato di esaminare la situazione della società in modo sufficientemente approfondito.