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Analisi e studi

Bidenomics: gli USA generano posti di lavoro, ma solo per gli immigrati

La spesa pubblica USA e le politiche economiche stanno generando posti di lavoro, ma solo per chi non è nato negli Stati Uniti. I cittadini USA invece vedono un calo dei posti di lavoro. Questa dicotomia spiega molto dell’attuale situazione politica americana

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Lavoratori USA
Lavoratori USA

Recentemente i dati sul mercato del lavoro USA hanno iniziato a essere un po’ mno positivi, con la generazione di nuove posizioni che rallenta a causa dei tassi d’interesse più restrittivi. Però, nonostante tutto il mercato continua a generare una forte domanda di posizioni, e questo ha fatto si che la Federal Reserve mantenesse una visione positiva dell’economia e continuasse a tenere i tassi a un livello elevato. Ecco il grafico della creazione di nuovi posti di lavoro nel settore non agricolo:

Se la domanda di lavoro è stata forte i cittadini statunitensi dovrebbero essere contenti: vuol dire che è facile trovare lavoro un po’ per tutti.

Sembra che però il mercato del lavoro abbia generato più posizioni per una certa categoria di lavoratori e molto meno posizioni per un altro tipo di lavoratori.

Se analizziamo i dati della Fed relativi ai livelli di occupazione per i cittadini americani nati negli USA e i residenti non nati negli USA vediamo che i due dati, dopo il covid, vengono a divergere fortemente. Iniziamo con i cittadini nati negli Stati Uniti

Se analizziamo il loro dato di occupazione, questo non è tornato al livello pre-covid, Sicuramente è rimbalzato, migliorato, ma non ha visto un vero miglioramento. Siamo, a malatena, tornati ai livelli dei primi mesi del 2019.

Analizziamo invece il grafici, sempre fornito dalla fed di Saint Louis, relativo al tasso di occupazione dei lavoratori non nati negli USA, cioè residenti, ma nati all’estero, e quindi immigrati negli USA

Dopo il covid i due mercati del lavoro, quello dei cittadini residenti e quello degli immigrati, hanno iniziato a divergere fortemente e la crescita è stata esclusivamente a favore dei lavoratori immigrati, non di quelli nati negli USA.

Un grafico fornito da Zerohedge che mostra la crescita dei posti di lavoro 2018-23 per le due categorie mostra questa differenza in modo ancora più evidente:

 

Quindi a partire dal 2018 sono stati generati 3,8 milioni di posti di lavoro per i cittadini non nati negli USA, quindi immigrati, mentre i lavoratori nati negli USA sono calati di 28 mila. Tutta la costosa economia di Biden ha generato sì dei posti di lavoro, ma non per i cittadini americani. 

Se Trump riesce ad avere successo nella base elettorale è proprio per questa distorsione dell’economia USA dove lo stato spende molto, ma genera posti di lavoro per gli immigrati e non per i cittadini. O Biden trova un modo per superare questo problema, oppure la vittoria di Trump diventerà sempre più probabile.


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