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Biden per la Corea del Nord… deve chiedere aiuto agli uomini di Trump

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Venerdì l’amministrazione Biden ha annunciato il completamento della sua importante revisione della politica statunitense nei confronti della Corea del Nord, che ha rivelato un profondo pessimismo della Casa Bianca nei confronti dei precedenti sforzi di Trump per concludere un “grande affare” con Pyongyang per convincerla ad abbandonare il suo programma nucleare. Peccato che poi, per colloquiare con i Nord Coreani, Kamala Harris ops Biden, debba passare per i funzionari di Trump. Ma proseguiamo

L’addetto stampa della Casa Bianca Jen Psaki ha detto venerdì: “Il nostro obiettivo rimane la completa de-nucleazione della penisola coreana ben consapevoli che gli sforzi delle ultime quattro amministrazioni non hanno raggiunto questo obiettivo “:  praticamente Harris (ops Biden) si è arreso ancor prima di iniziare.

Psaki ha inoltre detto ai giornalisti mentre viaggiava a bordo dell’Air Force One che “la nostra politica non si concentrerà sul raggiungimento di un grande accordo, né si baserà sulla pazienza strategica”, e ha ulteriormente sottolineato che Biden adotterà un “approccio pratico” alla ricerca di aperture diplomatiche con il Nord basato sul “progresso pratico”. Letta diversamente la Presidenza non sa cosa fare nei confronti di Kim Jon Il.

Il Washington Post ha riassunto la strategia di Biden basata sulla revisione politica come il tentativo di trovare “un equilibrio tra il grande accordo cercato dal presidente Donald Trump, la diplomazia da leader a leader e l’approccio a distanza del presidente Barack Obama alla crisi”, per cui sarà una politica né carne né pesce.

Ironia della sorte, per ottenere informazioni sull’unica squadra che abbia mai fatto “progressi” diplomatici a livello “pratico” con il regime di Kim, l’amministrazione Biden ha consultato i funzionari di Trump, come osserva l’Associated Press:

I funzionari dell’amministrazione Biden si sono consultati con i funzionari dell’amministrazione Trump che hanno preso parte ai colloqui di Singapore tra Kim e Trump nel giugno 2018, nonché a un secondo incontro nel febbraio 2019.

Alla fine l’unico che ha concluso qualcosa con Kim è stato Trump Anche i Coreani del Sud vorrebbero una prosecuzione della politica dell’ex presidente. che, anche se più aggressiva, sembrava procedere nella giusta direzione.


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