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Beirut: in mezzo ad una crisi alimentare esplode il silos del grano del porto. Peggio di così…

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A due anni dall’apocalittica esplosione che ha fatto il giro del mondo, i silos di grano di Beirut, danneggiati in modo massiccio nel 2020, sono improvvisamente crollati q, provocando un’enorme nube di fumo e detriti. Il tutto in una città che è già al limite della sopravvivenza per la carenza di cibo in generale.

Tutti ricordano le immagini scioccanti del 5 agosto 2020, quando un’enorme esplosione, causata da una quantità stimata di 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio stoccate in un magazzino del porto non protetto da anni, uccise più di 200 persone e ne ferì oltre 6.000.

All’epoca la devastazione fu quasi totale, ma alcuni degli enormi silos di grano sono rimasti parzialmente in piedi…

Ma da oggi anch’essi sono crollati

Dopo aver bruciato per più di tre settimane, una parte dei silos di grano del porto di Beirut è crollata. Gli incendi sono stati causati dalla fermentazione del grano, un fenomeno conosciuto e normalmente risolto attraverso sistemi di ricambio d’aria che, evidentemente, erano stati danneggiati nell’esplosione dello scorso anno

I vigili del fuoco e le truppe militari libanesi non sono riusciti a spegnere l’incendio, che ha sprigionato odori nelle zone vicine. La scorsa settimana i funzionari hanno dato istruzioni ai residenti che vivono vicino al porto di rimanere in casa o in aree ben ventilate. Non si hanno notizie di feriti, ma la situazione è tragica in una città che è alla fame, con delle code per il pane lunghissime

Questo video postato la scorsa settimana dal canale Telegram Citoyen Anonyme mostra quaanto grave sia la situazione alimentare. Ora sono perfino scoppiati i silos del grano…

 

 


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